martedì, marzo 09, 2010

Bella, il sindaco di Cagliari legge i giornali ...

Ore 18,15 Consiglio comunale, il sindaco Floris esterna il suo pensiero sulle pale eoliche. L'aula pende dalle sue labbra.
Lui è contrario alle pale nel Golfo degli Angeli (sospiro di sollievo da entrambe le bancate, a sinistra e a destra) e ha letto sui giornali che anche altri primi cittadini delle città che si affacciano sullo stesso mare sono contrari. L'ha letto sui giornali? Pensavamo ci fosse già un coordinamento, un tavolo di raccordo (magari con due ricci sopra)...
Poi Floris ammette di non essere documentato sui possibili danni a poseidonia, spiaggia sommersa e spiaggia emersa. E che aspetta? Un altro ripascimento? Ma gli astanti, tranne Cugusi, fanno finta di non cogliere.
Però fa tenerezza, il sindaco. Ama il paesaggio di Cagliari e lo dice candidamente. Si vede e si sente che è cagliaritano. Ama le radici (medicamentose) della nostra città e dei suoi abitanti, ama il paesaggio storico, culturale, marino e logico (paesaggio logico?). Sì, logico, perchè è grazie alla logica che tornano alla mente il Poetto (e il ripascimento), Tuvixeddu e le tombe puniche (con l'assiro Cualbu), lo "storico" Sant'Elia (da buttare giù per Cellino), tunnel carpiali in via Roma e mica per togliere auto ma autobus... Insomma la summa è: meglio Zirone di Gigi Riva. Come è possibile che un uomo che ha fatto tutto questo sia ora nemico acerrimo delle torri eoliche? Dov'è la logica?
Eccola la logica: diporto e vela. Le pale disturbano le regate veliche e tutto ciò che intorno a loro ruota (le pale, appunto).
Suvvia sindaco, un po' di coerenza. Ci sta bene la sua posizione controvento, ma stia più attento alle tantissime altre vertenze ambientali e ambientaliste che coinvolgono città e cittadini.
Grazie

cagliarimonamour