domenica, maggio 18, 2008

Processati per smog


Rinviati a giudizio per non aver preso provvedimenti contro l'inquinamento da PM10.

A dover rispondere di ciò, sono stati chiamati il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, e il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici.

Secondo l'accusa, la normativa europea stabilisce non solo di adottare determinate misure, ma anche di raggiungere dei risultati concreti, cioè l'abbassamento dei livelli di inquinamento da polveri sottili (PM10), causato prevalentemente dal traffico automobilistico.

Gli avvocati difensori, invece, sostenevano che a fronte dei superamenti della soglia di attenzione, nella misura prevista dalle norme UE, gli amministratori pubblici avessero solo l'obbligo di intervenire.

Il giudice gli ha dato torto.

Una buona notizia per noi, popolo di affumicati quotidiani, soprattutto se riusciremo a smuovere anche il sindaco di Cagliari.

sabato, maggio 17, 2008

Servi del potere


La categoria che produce maggiori danni al paese è quella dei giornalisti servi del potere. Non tutti i giornalisti sono servi del potere, anzi. Ma quando alcuni di essi dimenticano la propria funzione per compiacere a qualcuno è assai grave. Il loro lavoro è quello di intorbidire le acque, confondere le menti e sostenere ideologie care ai potenti di turno. E lo fanno con tanta passione e convinzione che l'aspetto remunerativo della loro prestazione passa in secondo piano. Lo farebbero anche gratis.

Il cavallo di Battaglia di questi domestici è accusare "il nemico" di non avere argomenti ma solo ideologie, vecchie e insostenibili. Ma i primi a non fornire spiegazioni e argomentazioni sono proprio loro. I primi a servirsi di una serie di risposte già belle confezionate, e valide per tutti i problemi e contesti (questa è l'ideologia) sono loro.

Basta leggere il compitino svolto sul Giornale di Sardegna di sabato 17 maggio da Forbice per capire di cosa sto parlando.

Lui ha già in tasca l'elenco dei problemi degli italiani fornitogli dalla Lega e da AN, e poi l'elenco dei partitini (piccoli e comunisti) da odiare ora et semper fornitogli da Veltroni.

E non fa altro che ripetere questa tiritera per proseguire la sua opera di informazione mirata non ai fatti ma alle ideologie dei suoi capi. Bravo Forbice. Bell'articolo. Complimenti.

Ma perchè non usa parole e idee sue?

venerdì, maggio 16, 2008

La mia luna


Così l'ho vista, l'ultima notte sul Tibet.

La luna.

Vicina, materna, e fredda come quelle madri che non possono permettersi di mostrarsi tenere e affettuose. La vita ha riservato loro sofferenze e tristezze che sembrano voler dire: sei diventata una roccia, comportati come tale.

Non è che non abbiamo sentimenti, o emozioni, sono soltanto bloccate.

Eppure splendono là nel cielo, e per i figli sono gli astri più luminosi. Anche se distanti.

740 addio


Cari ricchi, state tranquilli. Magari adesso sappiamo quanti siete e quanto avete guadagnato nel 2005; magari ci fa un po' rabbia sapere che mentre la maggioranza dei cittadini e dei lavoratori italiani ha seri problemi con le necessità "mensili", voi ve la passate assai bene; e magari ci sentiamo presi per il culo quando dai più svariati mass media deviate l'attenzione su altre (e verissime) storture, dimenticando la vostra; magari non digeriamo che le capacità e le professionalità che riconosciamo a molti di noi siano retribuite un decimillesimo di quello che prende qualche fessacchiotto senza arte nè parte.

Ma dormite pure tranquilli: nessuno di noi verrà a toccarvi niente. Forse siamo noi a doverci guardare da voi.

E comunque, anche se dal vostro punto di vista "il danno è oramai fatto", la Commissione nazionale Privacy ha ritenuto illegittima la pubblicazione in internet delle dichiarazioni dei redditi degli italiani. Va bene così. Se la legge è stata violata, è giusto ristabilirla. Tra l'altro, le argomentazioni addotte sono robuste e convincenti.

Ma la questione resta aperta. In che modo - concreto, trasparente, senza ostacoli di sorta - un cittadino può accedere ai dati reddituali dei concittadini? Tramite il Comune, come si è fatto fino ad oggi? Cioè si lascia tutto nel silenzio e nell'oblio perenne?

Una soluzione la indica lo stesso Garante della Privacy quando parla di "filtri". Se la pubblicazione in Internet non riguardasse i dati sensibili (indirizzi, numeri di telefono, composizione nucleo familiare), se per l'accesso venisse richiesta una password, una registrazione o qualsiasi altro filtro, allora potrebbe essere fattibile.

Chissà.

La risata


Le sue barzellette sono veramente idiote. Rido per educazione. Ihihihihihihihihihi

Uffa, questa vita da cani


Ho camminato tutto il pomeriggio. C'è chi beve, per dimenticare. Io cammino. Ma le passeggiate riattivano la circolazione sanguigna, così il maggiore afflusso di globuli rossi al cervello mi fa ricordare di più e meglio.

Ricordo la mia città e gli affetti che ho lasciato, la casa in cui ho trascorso l'infanzia, me e mia sorella giocare insieme e poi tirarci i capelli; ricordo i genitori che non ho ancora pianto abbastanza.

Non ho mai seguito le loro "istruzioni" per vivere. Ho scelto apposta di fare il contrario, anzi. E ora cosa ne ho avuto?

Mi aggiro per questa città, in cui abito da anni e che mi è ancora sconosciuta, così simile alla mia. Castello e Stampace, ma più ancora Villanova, via San Giovanni (con le sue processioni misteriose, tranne che per noi baschi) e via Piccioni (con le muraglie) e via San Saturnino (con gli orti nascosti).

Ripenso a te che non sorridi mentre mi dici non ci sto più.

E' duro vivere, ma ci voglio provare ancora.

Vorrei volare


Sogno spesso di volare. Piego le ginocchia e faccio un balzo in alto che mi porta sopra i tetti, sospesa sulla città. Volo. Su strade, piazze, ponti, fino al mare. Quando ne ho voglia atterro e poi di nuovo sù, con la testa tra le nuvole. E mi sembra di staccare veramente i piedi da terra, come se mi allontanassi dal mio corpo dormiente, come se mi vedessi laggiù sul letto, con il cuscino abbracciato.

giovedì, maggio 15, 2008

Come un pugile (english) suonato


Sì, lo ammetto. L'onda lunga della batosta elettorale comincia a farsi sentire sul mio umore e sulle cose che faccio. O facevo.

Mi sento come quel pugile che durante la pausa dopo la terza ripresa chiede ai secondi come sta andando e a cui quelli rispondono: se lo ammazzi, pareggi. Ecco come mi sento: un pugile suonato.

La reazione dello sconfitto è una reazione allergica a tutto ciò che gli ricorda la sconfitta: telegiornali, giornali, vespe, porte, tribune elettorali, santoro, floris, ballarò, discussioni, cene con amici, sindacato. Disgusto totale. Evito accuratamente tutto questo e mi rintano nella letteratura e in un bellissimo corso d'inglese (con insegnante madre lingua) che ho iniziato a seguire. La prima lezione è stata EROICA. La teacher ci ha fatto vedere come si usa il programma on line sul pc e ha pronunciato al microfono una frase proposta dal computer. 96 per cento di "giuistezza" nella pronuncia. Faccio anche io la prova: 97 per cento! WOW. Grandi risate e strette di mano, con quella simpaticona della teacher di Newcastle che tra una battuta e l'altra mi ha subito proposto come nuovo insegnante.

Io mi sono schermito: è stato un colpo di fortuna oppure il programma va tarato.

E se fosse invece un un effetto dei colpi presi dal pugile suonato che sono?

Poi, come dicevo, ho ripreso a leggere molto: Jonathan Littell (Le Benvole), Fosco Maraini (Ore giapponesi), Sergio Atzeni (Passavamo sulla terra leggeri), Simone de Beauvoir (I mandarini), Giuseppe Fiori (Sonetaula), Ian McEwan (Espiazione), Hannah Arendt (Quaderni e diari - 1950-1973), Umberto Eco (Dall'albero al labirinto) e Don De Lillo (L'uomo che cade). Ne ho pure qualche altro aperto (Storia della bellezza e Storia della bruttezza, di Eco) ma più che altro per consultarlo.

Insomma, tutto fuorchè politica italiana. Non ne posso più di Berlusconi, Veltroni, Lega Nord, D'Alema e pure Grillo (non è vero, da lui ci vado ancora, ma non so per quanto).

Faccio l'eremita ed esco solo per il corso di inglese. Hi, how are you. Fine, thanks. Nice to meet you. Nice to meet you, too.

Questa Italia è un Travaglio...


Ah, era questa la novità che prometteva Veltroni!? L'unità con il PDL per:

- affondare la legge 300 (Statuto dei lavoratori)

- revisionare la Costituzione

- rifare le gabbie salariali più l'alleggerimento del CCNL, e, dulcis in fundo,

- rimproverare Marco Travaglio quando ci ricorda cose vere ma sconvenienti.

A questo siamo ridotti. Nessuno si sogna di entrare nel merito delle cose affermate da Travaglio, ma tutti a condannare il tentativo di "destabilizzare l'attuale quadro politico".

Tutti tranne Di Pietro, che non sarà il massimo, ma sulla cui onestà - e senso etico - professonalità e conoscenza di alcune vicende processuali nessuno può dubitare. Almeno, io non dubito.

Qui non c'è da salvare alcun clima di collaborazione, qui c'è da scardinare la base, l'origine, i nessi della questione italiana: gli intrecci mafia-politica. E' un'operazione difficilissima e lunghissima, che non può giustificare alcuna caccia alle streghe o l'abbandono delle "correttezze" democratiche e dei valori costituzionali (tra i quali persiste la libertà di pensiero e di parola). Tutti devono essere ritenuti non colpevoli, se non esiste condanna definitiva. E io sono personalmente convinto, convintissimo, che la magistratura sa fare bene il suo dovere. Ma nella nostra politica c'è bisogno di un surplus di trasparenza, di limpidezza. Qualcuno dei nostri politici o qualche carica istituzionale hanno avuto rapporti d'affari con mafiosi? Hanno avuto strette amicizie o frequentazioni non casuali con boss della malavita organizzata? Cosa c'è di vero in tutto questo?

Penso che il cittadino abbia il diritto di conoscere i motivi a discolpa e non abbia il diritto, neppure con il suo libero voto, di mettere a tacere il tutto.

Ma sono quasi tutti lì a condannare Travaglio, imprecare contro la lesa maestà, inveire su chi attenta al nuovo clima di italica concordia...

Bene, stiamo attenti. Perchè penso che gli obiettivi veri di centrodestra e centrosinistra siano quelli che indicavo all'inizio del post: una ristrutturazione che tolga un bel po' di diritti ai lavoratori e incrementi così i profitti attesi.

E poi accusano la sinistra di essere ideologica o di volere la lotta di classe. Questa che stanno facendo, come la chiamano, loro?

Who's Zapping

Zappiamo Forbice

Giuro che non mi sono fatto condizionare da Grillo. Ero convinto già di mio.

Insomma, quel tale Forbice (nomen omen) che conduce la trasmissione radiofonica Zapping, sì, quello che quando risponde al telefono emette continuamente con la bocca un fastidioso suono ("mm"..."mm"..."mm"), proprio lui, ecco, io l'avevo capito che era un censore di parte (non è l'unico, comunque, bisogna dargliene atto). Uno che dice di essere obiettivo e imparziale, basta che non gli si accenni a qualcosa che sfugge alla sua comprensione.

Egli non sopporta chi lo contraddice o chi gli fa smottare sotto i piedi le sue convinzioni, evidentemente non proprio solide. E allora taglia, o sfotte gli interlocutori telefonici (che devono essere almeno laureati a Cambridge con il massimo dei voti per godere della sua ossequiosa stima).

Bene, ora ne ho un'altra conferma. Il signor Forbice scende (quasi) al livello verbale di Sgarbi per smontare l'affermazione di un suo ascoltatore a proposito di Grillo e del VDay del 25 aprile.

Me l'aspettavo. Da lui. Sentire per credere. Cliccate qui