venerdì, settembre 30, 2005

Piazzale Manzoni. Lettera aperta al Sindaco di Cagliari

Il Comitato spontaneo per Piazzale Manzoni ha inviato al Sindaco di Cagliari e alle Autorità Provinciali e Regionali, nonché al Prefetto, la seguente "lettera aperta" con cui viene riconfermata la posizione in merito al multipiano.
Ant. Me.

Al Sig. Sindaco del Comune di Cagliari e ai Componenti della Giunta Comunale
Via Roma 145 - 09124 Cagliari
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale e ai Capigruppo in Consiglio Comunale
Via Roma 145 - 09124 Cagliari
Al Sig. Presidente della Provincia di Cagliari e ai Componenti della Giunta Provinciale
Viale Ciusa, 21 - 09131 Cagliari
Al Sig. Presidente del Consiglio Provinciale e ai Capigruppo in Consiglio Provinciale
Via G. Guglielmo, 46 - 09131 Cagliari
Al Sig. Presidente della Regione Sardegna e ai Componenti della Giunta Regionale
Viale Trento, 69 - 09123 Cagliari
Al Sig. Presidente del Consiglio Regionale e ai Capigruppo in Consiglio Regionale
Via Roma, 25 - 09123 Cagliari
Al Sig. Prefetto della Provincia di CagliariPiazza Palazzo, 2 - 09124 Cagliari
Agli Organi di Stampa
Loro sedi
I cittadini, aderenti al Comitato spontaneo per piazzale Manzoni, in relazione alla realizzazione dell'attuale progetto del parcheggio multipiano, intendono riconfermare con la presente "lettera aperta" la posizione assunta fin dall'inizio nella vicenda che li vede coinvolti.

PREMESSO

  • che il P.U.C. approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 59 del 05/11/2002 individua l'area compresa tra via Manzoni e via Carducci di mq. 2745 come appartenente alla Zona G1 in cui sono ammesse le destinazioni a servizi, impianti ed attrezzature di interesse generale;

  • che il P.U.C. individua nella Zona S4 quella destinata a parcheggi;
    che con la medesima Delibera si respingevano le osservazioni del Gruppo di Intervento Giuridico (punto 9.16 pag. 34) con la motivazione che l'area in questione "è classificata G1 ma sulla stessa, come riportato nell'allegato di contabilità urbanistica, è prevista la realizzazione di due livelli interrati di parcheggio".


CONDIDERATO
che:


  • il progetto approvato prevede la costruzione di un edificio composto da 1 piano interrato e 3 piani fuori terra ed un'altezza di m. 9,35 per il piano di copertura e di m. 12,35 per i corpi scala, per complessivi 440 posti auto;

  • con un indice di rotazione di 2 ore, si determinerebbe la presenza di 1760 autovetture in otto ore;

  • l'edificio sarebbe realizzato in aderenza al palazzo a forma di "U" cui si accede dai numeri civici 9 e 10 rispettivamente di via Carducci e via Manzoni;

  • la struttura in progetto determinerebbe un inevitabile incremento dei livelli di inquinamento acustico e atmosferico;

  • l'area in questione è stata in passato ed è tuttora utilizzata come area di sosta principalmente da parte dei residenti;

  • l'allegato "B" alle Norme Tecniche di Attuazione del P.U.C. (pag. 7-8), con riferimento al "Bacino urbanistico n. 3" (San Benedetto), riporta testualmente:"E' l'area più densamente costruita dell'intera città con elevata densità sia abitativa che di attività economiche. .... Drammatica la carenza dei parcheggi, sia per i residenti che per gli utilizzatori delle strutture direzionali e commerciali (Mercato di S. Benedetto, Grandi magazzini, ecc.). Fortemente deficitario in tutte le componenti di servizio standard e privo di sostanziali possibilità di risoluzione autonoma.I criteri di intervento e gli strumenti attuativi proposti dal Piano sono i seguenti:§ ...§ integrazione dei parcheggi previsti dal "Piano Parcheggi" con una rete diffusa per i fabbisogni dei residenti, anche con il ricorso agli interrati pluripiano, per una disponibilità complessiva non inferiore ai 50.000 mq;§ ......"

  • il Piano Generale del Traffico Urbano (relazione pag. 146), recentemente adottato, recita letteralmente:"Sosta per i residenti.Attualmente nel territorio comunale risiedono circa 180.000 abitanti che, in base ai dati ISTAT, possiedono in totale circa 80.000 autoveicoli.Sulla base di alcune stime recentemente effettuate dal CTM su due zone campione (localizzate nei quartieri di San Benedetto e Stampace basso), la domanda di sosta generata dai residenti è ampiamente soddisfatta dall'offerta di posti a raso, con un surplus del 30% di stalli ancora disponibili nell'ipotesi che tutti i residenti sostino contemporaneamente all'interno della zona.Considerando che la sosta dei residenti è concentrata prevalentemente nelle ore notturne, tali dati confortano l'ipotesi che gli interventi ipotizzati dal Piano, che prevedono l'eliminazione di alcuni stalli e il contemporaneo recupero in zone limitrofe, non creeranno situazioni di eccessivo squilibrio tra domanda e offerta o di disagio per i residenti stessi."

  • la struttura in progetto, oltre che essere in difformità con le previsioni dello strumento urbanistico è dannosa per la salute ed, inoltre, determinerebbe un danno economico per i proprietari degli appartamenti stimabile tra il 20 ed il 30%.Ciò premesso e considerato


CHIEDONO
che:


  • non si proceda alla aggiudicazione definitiva della gara d'appalto;

  • si disponga la rilevazione immediata dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico e si provveda alla stima dei valori indotti dai volumi di traffico previsti;

  • sia rideterminato il fabbisogno di stalli da rendere disponibili nel quartiere;

  • i vecchi e i nuovi stalli, eventualmente creati a seguito della rideterminazione del fabbisogno, siano messi a disposizione di tutta cittadinanza in forma gratuita, essendo finalizzati al soddisfacimento degli "standard";

  • si operi in una prospettiva di riqualificazione vera e reale della zona, e cioè nel senso di una maggiore qualità urbana cui consegue una migliore qualità della vita per i cittadini;
    sia bandito un concorso di idee per la sistemazione di tutta la zona circostante;In una visione di riqualificazione della zona,


RITENGONO

che il progetto debba prendere in considerazione anche:

1. l'area utilizzata a parcheggio dell'attuale Direzione Regionale delle Entrate come appendice della piazza, considerate le limitazioni connesse alle funzioni svolte, prevedendo inoltre un parcheggio interrato di pertinenza;

2. l'introduzione di verde, non esclusivamente a cespuglio, in maniera organica rispetto all'area d'intervento;

3. la riduzione dell'impatto visivo derivante dal muro di recinzione della Direzione Regionale delle Entrate utilizzando sistemi otticamente permeabili;

4. la sistemazione dei muri ciechi e delle facciate prospicienti la piazza, prevedendo soluzioni in armonia con gli elementi architettonici al contorno;In tale ottica, verificata l'effettiva necessità di incrementare gli stalli da rendere disponibili e accertata la sostenibilità dell'intervento sotto l'aspetto dell'inquinamento acustico ed atmosferico,

PROPONGONO


che si proceda alla stesura di un nuovo progetto che includa anche tutti gli organismi contigui all'area di mq. 2.745 compresa tra via Manzoni e via Carducci e che, in linea con quanto previsto dal PUC, per la stessa preveda non più di due piani interrati - per una capienza massima di 220 posti auto - ed una soluzione a piazza e verde pubblico in superficie da realizzarsi a quota non superiore a quella del piano stradale di via Monti.
I progettisti dovranno elaborare le loro proposte secondo le linee sopra tratteggiate e i cittadini e le associazioni che li appoggiano potranno e dovranno esprimere valutazioni, suggerimenti e integrazioni.
L'ipotesi progettuale su cui si troverà il consenso potrà essere realizzata non necessariamente in un'unica soluzione e dovrà prevedere un disciplinare a cui dovranno attenersi i privati, proprietari di immobili che si affacciano sulla piazza o sorgono nelle immediate vicinanze, in occasione delle necessarie manutenzioni periodiche, non senza escludere che il Comune possa intervenire finanziando integralmente o parzialmente i singoli interventi.

Cagliari, 27 settembre 2005

Il Comitato spontaneo per Piazzale Manzoni

mercoledì, settembre 28, 2005

IL PROGETTO DI MOBILITA' DI CASTELLO AL VIA


IL PROGETTO DI MOBILITA' DI CASTELLO VA ALLA VERIFICA DI IMPATTO AMBIENTALE: ANCHE IL COMUNE DI CAGLIARI DEVE PRENDERNE ATTO

La Giunta comunale di Cagliari, con deliberazione n. 523 del 15 settembre 2005 (attualmente in fase di pubblicazione all'albo pretorio), ha approvato definitivamente il progetto dei "lavori di realizzazione di un sistema coordinato di parcheggi di scambio e di trasporto meccanizzato nel centro storico", valutando le "osservazioni" presentate formalmente nell'ambito della relativa procedura di variante al piano particolareggiato di sistemazione degli spazi verdi intorno Castello. Sono state incluse altre sette tavole progettuali. Tre gli atti di "osservazione" presentati: due, respinti, di residenti (Mario Loi e Marino Di Martino) nella zona interessata e relative ad accessi alle proprietà private ed alle emissioni acustiche degli impianti in progetto. L'altro, presentata dalle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d'Intervento Giuridico (nota del 10 dicembre 2004), accolto. Riguarda l'obbligo di sottoposizione del progetto al vincolante procedimento di c. d. "verifica preventiva" o screening.
Si ricorda che il progetto comprende: parcheggio interrato in Via Cammino Nuovo (tre piani sotto terra, 330 posti auto) con sistemazione verde attrezzato, quattro tapis roulant tra Via del Cammino Nuovo e Via dei Genovesi, due scale mobili tra Via S. Giorgio e Via del Cammino Nuovo, una scala mobile verso le Scalette di S. Margherita, tre tapis roulant da Via del Cammino Nuovo verso la Torre dell'Elefante, tre ascensori (due interni) dal parcheggio al "rivellino" del Bastione di S. Croce, scala mobile da Piazzetta Dettori a Via Manno, due ascensori al Bastione San Remy, tapis roulant lungo Viale Regina Margherita, un punto ristoro sul "rivellino" del Bastione di S. Croce, un punto ristoro lungo la Via S. Giorgio, ecc.
L'intervento appare integralmente finanziato (importo complessivo dei lavori pari a euro 15.000.000,00) in base ad atto aggiuntivo sottoscritto in data 8 agosto 2003 fra Regione autonoma della Sardegna, Provincia di Cagliari e Comune di Cagliari all'accordo di programma relativo al piano integrato d'area P.I.A. CA 17 "Sistema dei Colli" ed interessato dall'attuazione della misura 6.2 (accessibilità e governo della mobilità nei maggiori contesti urbani) del P.O.R. Sardegna 2000-2006.
Tale intervento sembra, inoltre, essere soltanto la prima parte di un disegno complessivo che comprenderebbe anche analoghe serie di collegamenti dal mercato di San Benedetto verso Castello. Il Consiglio comunale l'ha approvato in sede di prima adozione senza alcun preventivo coinvolgimento della cittadinanza (deliberazione Consiglio comunale Cagliari n. 64 del 9 novembre 2004) e soltanto la presentazione di specifico atto di "osservazioni" ecologista ha portato al pronunciamento regionale che richiede la necessaria procedura di c. d. verifica preventiva (nota prot. n. 4398 dell'8 febbraio 2005 dell' Assessorato regionale della Difesa dell'Ambiente ? Servizio S.I.V.I.A.). Il Comune di Cagliari ha, quindi, affidato recentemente (determinazione n. 10/D/AGT del 13 aprile 2005 del Dirigente dell'Area Gestione del Territorio) l'incarico per la redazione della relazione di impatto ambientale
Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d'Intervento Giuridico ed il Comitato per la difesa di Castello hanno inviato alla Regione autonoma della Sardegna (Assessorato difesa ambiente ? Servizio S.I.V.I.A. e Assessorato P.I. e beni culturali), al Comune di Cagliari, alle Soprintendenze ai beni culturali e paesaggio ed ai beni archeologici, alla Commissione europea e, per conoscenza, ai Ministeri dell'ambiente e dei beni ed attività culturali uno specifico atto di intervento preventivo (nota del 6 luglio 2005) riguardo il procedimento di c. d. verifica preventiva (screening) al quale dovrà esser assoggettato il progetto suddetto. Si suppone, quindi, che l?avvio del procedimento di c. d. verifica preventiva sarà entro tempi brevi. E ci saranno anche le ragioni della cittadinanza e del buon senso...

p. Gruppo d'Intervento Giuridico e Amici della Terra
Stefano Deliperi

martedì, settembre 27, 2005

In memoria di Ornella Sanna


PREMIO DI LAUREA
in memoria di Ornella Sanna


Ornella Sanna ci ha lasciato un anno fà, a soli 32 anni, dopo una malattia breve ma implacabile.

Oltre al suo impegno rigoroso nella ricerca scientifica (era ingegnera e stava portando avanti il suo dottorato di ricerca presso il dipartimento di elettronica dell'università di Cagliari) vogliamo ricordare la sua curiosità intellettuale e il suo impegno politico, che si sono realizzati nella ricerca e nella pratica della nonviolenza - per una pace costruita quotidianamente innanzi tutto nelle relazioni, nel senso di sé e del genere femminile.
Ornella ha saputo osservare la realtà intorno a sé con lo sguardo intelligente e attento di chi vuole capire e agire, perché un mondo diverso sia davvero possibile: nella disponibilità umana, nella conoscenza di quanto di nuovo e bello può venire da altre culture e altri stili di vita, nel rispetto della dignità delle persone "in carne ed ossa", che portano con sé la ricchezza di differenti abitudini, tradizioni, valori .

BANDO DI CONCORSO
Il Comitato Sulle Orme di Ornella, desiderando riproporre in memoria il percorso di vita di Ornella Sanna, che nell’impegno culturale e sociale si è ispirata alla nonviolenza

ISTITUISCE

a proprio carico (e con il contributo di quante e quanti hanno amato Ornella) un premio straordinario costituito da due borse dell’importo di € 1.000,00 (mille/00) ciascuna da assegnarsi ad autrici o autori di tesi di laurea aventi ad oggetto tematiche inerenti :

a ) teorie e pratiche della nonviolenza - nell'approccio ai conflitti, all'ambiente, all'organizzazione economica e sociale e nell’approccio alla scienza - con particolare riferimento al lavoro di donne.
b) argomenti di scienza e tecnologia con applicazioni finalizzate a pratiche non violente e di preservazione dell'ambiente e delle risorse naturali

REGOLAMENTO

potranno concorrere: laureate/i e laureande/i di tutte le facoltà (italiane ed europee) che abbiano discusso o, quantomeno, depositato nel periodo 1 gennaio 2004 –16 marzo 2006 , tesi di laurea aventi come oggetto gli argomenti suddetti
chi voglia concorrere dovrà inviare al Comitato, all’indirizzo sottoindicato, unitamente ad una breve sintesi della tesi e ad un curriculum, un’autocertificazione del medesimo in cui si attesti l’esito della tesi, se già discussa, o gli estremi dell’avvenuto deposito presso l’Università, se non ancora discussa
Una Commissione appositamente costituita farà una prima valutazione delle sintesi pervenute e su tale base richiederà l’eventuale invio della tesi. La valutazione sulla validità degli elaborati sarà di competenza esclusiva della Commissione giudicatrice, il cui giudizio sarà insindacabile.
Sarà attribuito un premio per l’argomento indicato con a) e una per l’argomento indicato con b)
L’esito del concorso, la data, il luogo e le modalita’ di consegna dei premi verranno resi noti tramite posta elettronica o lettera personale
e-mail del comitato: sulleormediornella@tiscali.it

Referenti del Comitato:

Pinella Depau , tel. 070488780 – e-mail: pinella.depau@tiscali.it
Maria Chiara Esposito, tel. 070490133 – e-mail: mariachia@tiscali.it

8 ottobre. Giornata ecologica


La manifestazione, organizzata dal "Comitato giornata ecologica" ha il fine di sensibilizzare l’opinione pubblica, in merito alla salvaguardia e al corretto utilizzo delle risorse territoriali presenti nel compendio di Capo Sant’Elia e in generale di Cagliari.
A tale proposito sono state organizzate delle escursioni, visite guidate, laboratori didattici e conoscitivi (flora, fauna, attività motorie, recupero dei rifiuti, storia, geologia, archeologia), inoltre, si formeranno delle squadre per la raccolta dei rifiuti di superficie.
Sarà allestito un punto di accoglienza, dove si esporranno pannelli fotografici, audiovisivi sulle tematiche trattate.
L’appuntamento è alle ore 9,00 in Piazza San Bartolomeo
(Viale Calamosca 6) con inizio alle ore 9,30 e conclusione alle ore 13,00

Alle ore 16,00 presso la Parrocchia di San Bartolomeo si terrà un forum sul tema :
Proposte di sviluppo sostenibile per il colle
In collaborazione con: Parrocchia di San Bartolomeo - Comune di Cagliari
Circoscrizione n. 5 - Organizzazioni di volontariato
Aderiscono alla iniziativa: Istituo Professionale di Stato "Pertini"; Istituto Superiore " Azuni", Istituto Tecnico Agrario "Duca degli Abruzzi"
Programma "Giornata Ecologica Colle di Sant’Elia"

Sabato 8 Ottobre 2005

Ore 09.00 Appuntamento in p.zza San Bartolomeo e presentazione della manifestazione denominata Progetto di accoglienza "Giornata Ecologica" Colle di Sant’Elia.
Ore 09.30 Inizio attività in piazza San Bartolomeo ed escursione ambientale al Colle di Sant’Ignazio dove i partecipanti con la guida di esperti potranno conoscere i principali monumenti dell’area (Torre di Calamosca, gallerie sotterranee militari, forte piemontese di Sant’Ignazio).
Si darà particolare attenzione alle piante e specie vegetali.
Ore 10.15 Intervento di pulizia ambientale nell’area prospiciente le batterie militari, il forte e la collina di Sant’Ignazio.
Ore 10.30 Appuntamento in piazza Calamosca ed escursione ambientale al Colle di Sant’Elia dove i partecipanti con la guida di esperti potranno conoscere i principali monumenti dell’area (forte di Sant’Elia, santuario, il tempio di Astarte Ericina, la Sella del Diavolo, la cisterna "bocca del Diavolo). Nel corso dell’escursione si illustreranno le piante e le specie vegetali.
In relazione al numero di partecipanti le escursioni si effettueranno ogni 45/60 minuti
Ore 16.00 – Tavola rotonda sul tema: "Promontorio di Sant’Elia-Proposte di sviluppo sostenibile" presso la sala Accoglienza in piazza San Bartolomeo, 6.
Partecipano amministratori, docenti, esperti, giornalisti, ricercatori e i residenti.
Eventi Culturali Collaterali Presso la Parrocchia di San Bartolomeo
Si visiterà la chiesa quattrocentesca di San Bartolomeo e l’area dei Bagni penali, fra storia e leggenda.
Inoltre sarà possibile visitare l’erbario con le diverse specie botaniche presenti nel territorio, esposizione di Olii aromatizzati e Piante medicinali, Pubblicazioni, Fotografie, Plastici e Modelli in scala delle fortificazioni e presentazione di Audiovisivi.

E per concludere in allegria "Pizzata in cricca" in Piazza San Bartolomeo

Previa prenotazione entro sabato 7 ottobre Tel. Cell. 340/3602365

Il Comitato "Giornata ecologica" è composto da:

Associazione Amici di Sardegna
Associazione Amici Senza Confini
Associazione Asfalto? No grazie!
Associazione Cittadinanza Attiva
Centro Servizi ambiente Sardegna
Cooperativa Service Art
Club Modellismo Storico
Gruppo Speleologico Cavità cagliaritane
Gruppo di studio Aloe Felice
Italia Nostra
Associazione culturale Mabik

Le dimissioni di Siniscalco

COMUNICATO STAMPA CGIL CIS UIL FALCRI DIRCREDITO

Le dimissioni di Siniscalco: un gesto di dignità istituzionale che censura l'inettitudine del Governo rispetto alla sfiducia preannunciata nei confronti del Governatore.
Intervenga con urgenza il Consiglio Superiore della Banca D'Italia.
Le dimissioni del Ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, sono un gesto di dignità e di censura istituzionale tanto apprezzabile quanto atipico per un Governo che ha dimostrato un senso delle istituzioni scarso o nullo.
Esse chiamano in causa e censurano una legge finanziaria preelettorale, un mix insostenibile di iniquità sociale e di aleatorietà delle coperture di spesa.
Esse chiamano in causa e censurano rigorosamente l'inettitudine del Presidente del Consiglio che non ha finalizzato in alcun modo la sfiducia preannunciata nei confronti del Governatore dal Ministro Siniscalco e dal Vice Presidente Fini.
Il Presidente del Consiglio si è infatti cimentato in alcune acrobatiche astuzie (far sfiduciare Antonio Fazio dal Presidente della Repubblica, da una risoluzione del Parlamento, dal Governatore della B.C.E.) che ne hanno, soltanto, messo in luce l'irresponsabilità politica ed istituzionale.
Infatti non ha adottato l'unica iniziativa conseguente ai pronunciamenti di Siniscalco e di Fini: formalizzare al Consiglio Superiore della Banca D'Italia la sfiducia nei confronti del Governatore richiedendogli perentoriamente di attivarsi per avviare le procedure di revoca del mandato al Governatore il cui completamento compete alla Presidenza del Consiglio ed alla Presidenza della Repubblica.
Il Presidente si è ben guardato dall'operare in tal senso riducendo la posizione del Ministro dell'Economia all'ennesimo virtuale annuncio mediatico e costringendolo, di fatto, alle dimissioni.
La vicenda Fazio, un esempio estremo di disprezzo dell'equilibrio istituzionale sul quale si regge una democrazia liberale, continua ad infliggere offese insopportabili alla reputazione ed all'immagine internazionale del nostro mercato finanziario e del Paese.
Il Consiglio Superiore della Banca D'Italia non può continuare a tacere, non può permanere nella paralisi, non può assecondare la deriva cieca e distruttiva del Governatore. Agisca con improcrastinabile urgenza nell'interesse del Paese!

La farsa di un autocrate sta sconfinando in tragedia istituzionale e politica!

LA LEZIONE DELLE OPA

Le dimissioni di G. P. Fiorani, A.D. di B.P.I., pongono fine ad un’avventura finanziaria
priva, dall’origine, dei requisiti economici e patrimoniali che hanno determinato l’intervento
della Magistratura per verificare il rispetto delle regole (insider trading, aggiotaggio, false
comunicazioni al mercato, ostacolo all’azione di vigilanza) e della sana e prudente
gestione (aumenti di capitali fittizi o direttamente finanziati) con la protezione del
Governatore della Banca d’Italia.
Abbiamo sostenuto, dall’inizio, il pieno diritto di ogni attore ad intervenire nella
competizione per il controllo di Antonveneta e BNL nel rispetto delle normative legali e
regolamentari, riservandoci il giudizio di merito, che ci compete, sui piani industriali e sulle
loro ricadute in relazione alle prospettive di sviluppo del gruppo bancario e finanziario,
risultante dalla concentrazione, alle dinamiche occupazionali, al futuro professionale dei
lavoratori, alle relazioni sindacali.
E’ significativo che il fallimento di G. P. Fiorani sia la conseguenza di un’organica
insofferenza al rispetto delle regole di un mercato ordinato che le nostre OOSS. hanno a
lungo sperimentato anche attraverso sistematici tentativi di forzature, distorsioni, elusioni
contrattuali.
Non è, probabilmente, casuale che il sodalizio con A. Fazio si sia retto sulla comune
propensione, ognuno nel suo ruolo, all’interpretazione discrezionale delle norme.
Interpretazione trasversale perché anche il Governatore è stato condannato, in prima ed in
seconda istanza, dal giudice del lavoro di Roma per condotta antisindacale in Banca
d’Italia.
Non può esistere una buona banca senza relazioni sindacali partecipative che esprimano
la riconosciuta centralità strategica delle risorse umane e senza rispetto del sistema di
regole e di istituzioni che garantendo a tutti gli attori pari opportunità competitive
presidiano il buon funzionamento di un mercato ordinato.
E’ questa la lezione che emerge dalla sofferta vicenda delle OPA su Antonveneta e BNL.
Vale per il nuovo management che gestirà la nuova stagione delle B.P.I., vale per
l’UNIPOL che prima ancora di assumere il controllo di BNL ha proditoriamente osteggiato
l’aumento di capitale dedicato ai dipendenti in pagamento del premio aziendale, vale per il
Governatore che è ricorso in appello contro la duplice condanna per condotta
antisindacale esibendo la medesima, torva sicumera che ne ha fatto, ormai, un caso di
inquietante patologia istituzionale in Italia ed in Europa.

I Segretari Generali

Falcri – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Uilca - Dircredito

domenica, settembre 25, 2005

IL CEMENTO DI CHIA NUOVAMENTE AL PARLAMENTO EUROPEO !

L'on. Monica Frassoni, co-presidente del gruppo Verdi/A.L.E. al parlamento europeo, ha recentemente presentato una nuova interrogazione parlamentare rivolta alla Commissione europea in relazione all'avvio della realizzazione di un nuovo campo da golf da 18 buche nella piana di Chia (Comune di Domus de Maria, prov. CA) , a due passi dallo Stagno, in una zona tutelata con vincolo paesaggistico, destinata a riserva naturale regionale e contigua ad un proposto sito di importanza comunitaria.

L'interrogazione segue la precedente, la n. P-2083/05IT del 31 maggio scorso e la conseguente risposta interlocutoria del commissario all'ambiente Dimas a nome della Commissione in data 30 giugno 2005. La Commissione europea dovrà accertare per quali ragioni non risulta effettuato il procedimento di valutazione di impatto ambientale nè quello di valutazione di incidenza ambientale.

L'on. Monica Frassoni ha, così, voluto riprendere la forte preoccupazione manifestata dalle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d'Intervento Giuridico che, nei confronti del nuovo campo da golf, hanno inoltrato alle pubbliche amministrazioni competenti e della Magistratura specifici ricorsi tesi ad assicurare la salvaguardia di una delle più belle coste del Mediterraneo. Com'è noto la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari ha ottenuto il sequestro preventivo dell'area (giugno 2005) e, in questi giorni, ha concluso i relativi accertamenti prospettando diverse richieste di rinvio a giudizio nei confronti di titolari di società immobiliari e realizzatori dei lavori.

http://web.tiscali.it/samarra1/foto/golfChia.jpg

p. Gruppo d'Intervento Giuridico e Amici della Terra

Stefano Deliperi

sabato, settembre 24, 2005

"Dagli un dito e ti prendono il braccio"

TAVOLA SARDA DELLA PACE

Comunicato stampa

"Dagli un dito e ti prendono il braccio"

La Tavola Sarda della Pace è seriamente preoccupata per i tratti sempre più sinistri che assume l’insediamento della nuova e imponente base atomica Usa a La Maddalena, con un incremento del 68% della superficie e una spesa di 171 milioni di dollari.
La prima tranche di ampliamento è andata avanti scontrandosi solo con l’antagonismo spontaneo e non organizzato di popolo, non sorretto da adeguate e serie iniziative politiche.
La volontà espressa nel gennaio del 2004 dal Consiglio Regionale, che votò di "smantellare la base Usa in tempi ragionevoli e prestabiliti", è stata prima calpestata dall’allora Presidente della Regione Masala, poi "dimenticata" dal nuovo Consiglio.
Il rafforzamento della presenza militare è comprensibile all’interno di un disegno complessivo e articolato di ridislocazione e potenziamento delle strutture militari e delle loro basi della guerra; questa strategia va di pari passo all’egemonia delle politiche di guerra "infinita e preventiva" e coinvolge pesantemente non solo la Sardegna, tradizionale e consolidato paradiso della guerra, ma tutta la penisola italiana: spostamento della VI flotta americana a Taranto, poderosi interventi a Sigonella, Camp Darby, Napoli, solo per citarne alcuni.
In Sardegna assistiamo ad un rafforzamento e ammodernamento di tutte le strutture che rendono possibile l’esercizio della guerra: costruzioni a Teulada, nuovo aeroporto a Quirra.
Alle richieste ragionevoli fatte agli americani e contando sulla disponibilità del Governo italiano si è ricevuta una risposta che ha il sapore della beffa: gli Usa, in pieno accordo con il governo Berlusconi, hanno deciso che La Maddalena è da adibire non solo ai sommergibili ma all’intera flotta degli Stati Uniti.
E’ giunto il momento di aprire con grande forza una vertenza istituzionale col Governo italiano, sapendo di avere a che fare con la controparte, esperire gli iter burocratici, utilizzare tutti i poteri previsti dalle leggi.
I portavoce della Tavola Sarda della Pace
don Ettore Cannavera, Paolo Pisu, Franco Uda

domenica, settembre 18, 2005

I lavori di ampliamento della base della Maddalena

Le notizie di questi giorni relative alle dimensioni reali del progetto di ampliamento della base U.S. Navy dell?Arcipelago della Maddalena sull?Isola di S. Stefano non fanno che confermare quanto sostenuto dalle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d?Intervento Giuridico e dall?on. Monica Frassoni, presidente del gruppo Verdi/A.L.E. al Parlamento europeo, rispettivamente in azioni legali ed in interrogazioni parlamentari. E? semplicemente scandaloso che una base militare non in disponibilità delle Forze armate nazionali né rientrante nel dispositivo di difesa N.A.T.O. e, per giunta, situata in un parco nazionale venga ampliata senza che nemmeno si conoscano pubblicamente i termini della sua legittima installazione, risalente ad un accordo del 1972 mai ratificato dal Parlamento italiano.

Tale ampliamento, nonostante interessi un arcipelago tutelato con vincolo paesaggistico, rientrante in un proposto sito di importanza comunitaria e in un parco nazionale, non è stato preventivamente sottoposto ai vincolanti procedimenti di valutazione di impatto ambientale né di valutazione di incidenza ambientale, in palese contrasto con la normativa comunitaria in materia e con la normativa nazionale di attuazione. Si ignora, inoltre, se siano state conseguite le necessarie autorizzazioni riguardo la normativa di tutela paesaggistica. Nei mesi scorsi era pervenuta risposta da parte della Commissione europea (26 gennaio 2005) all?interrogazione parlamentare E-2460/04IT esperita dall?on. Monica Frassoni, presidente del gruppo Verdi/A.L.E. al Parlamento europeo in relazione al primo lotto dei lavori di ampliamento (volumetria complessiva di 52.000 metri cubi) della base U.S. Navy dell?Arcipelago della Maddalena sull?Isola di S. Stefano e la realizzazione di altri lavori per il personale (alloggi, servizi, ecc.) in varie zone dell?Isola di La Maddalena. La Commissione europea, tramite il Commissario all?ambiente Dimas, ha confermato che i detti lavori sarebbero dovuti essere preceduti perlomeno dalla vincolante procedura di valutazione di incidenza ambientale, infatti, "il progetto di cui sopra potrebbe avere ripercussioni sul pSIC "Arcipelago La Maddalena" (ITB010008). La Commissione ha pertanto inviato all?Italia una richiesta di informazioni in merito all?applicazione della direttiva 92/43/CEE al progetto in questione". Già il 10 dicembre 2003 la commissaria all?ambiente Wallström rispose alla precedente interrogazione E-3157/03IT dell?on. Frassoni affermando che i detti lavori sarebbero dovuti essere preceduti perlomeno dalla vincolante procedura di valutazione di incidenza ambientale.

Appare, quindi, fondamentale che ne sia verificata la legittimità e la regolarità.

In proposito, le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d?Intervento Giuridico hanno inoltrato una serie di esposti (ottobre 2003, aprile 2004, ottobre 2005) alle pubbliche amministrazioni competenti, agli Organi comunitari ed alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania riguardo l?inizio dei lavori di ampliamento. Ora la Commissione europea proseguirà la sua procedura di accertamenti ai sensi dell?art. 226 del trattato U.E. avviata grazie alle interrogazioni dell?on. Frassoni ed agli esposti dell?ottobre 2003 e dell?aprile 2004 delle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d?Intervento Giuridico. L?on. Monica Frassoni, raccogliendo un invito in tal senso formulato dalle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d?Intervento Giuridico, ha deciso di seguire in via prioritaria la vicenda dell?ampliamento della base U.S. Navy.

p. Gruppo d?Intervento Giuridico

e Amici della Terra

Stefano Deliperi

L'ABC della vela

COMUNICATO STAMPA 17 sett 2005 ore 13,20

TISCALI CUP: ANCHE PAOLO PUDDU DELL'ABC SARDEGNA AL NASTRO DI PARTENZA


Dopo l’iniziativa di “Velasolidale”, anche un equipaggio dell’associazione bambini cerebrolesi Sardegna alla partenza della Tiscali cup: infatti è partita in questi minuti per la prestigiosa regata il “Seventy…een” (uno sloop Bavaria da m. 13,60 – im 940), capitano Enrico Puddu, con a bordo protagonista il tattico PAOLO PUDDU.

Paolo, tetraplegico dalla nascita a causa di gravi cerebrolesioni, tra i soci fondatore con la sua famiglia dell’Abc Sardegna, ha appena compiuto 19 anni. In questi ultimi anni, coadiuvato dai suoi genitori anch’essi velisti, ha maturato una grande passione per la vela che lo ha portato, solo quest’anno a navigare per circa 50 giornate. Navigare è per lui “normale”: non è una terapia né una cura: gli piace.



Tutto questo non gli ha impedito di maturarsi brillantemente all’Istituto medio superiore “Pertini” di Cagliari con il voto di 90/100


Per la stampa
Numeri di telefono in diretta da bordo della “Seventy…een” per la Tiscali Cup:

3280362895

3280126007



rispondono i genitori di Paolo (Enrico e Susanna)

venerdì, settembre 16, 2005

Servizio Elisoccorso

Comunicato Stampa – Servizio Elisoccorso

Il servizio di elisoccorso gestito dalla C.O. 118 proseguirà il forma sperimentale nella zona del sud Sardegna fino al 15 ottobre. L’iniziativa, proposta dalla Azienda USL n. 8 di Cagliari e autorizzata dall’Assessorato regionale alla Sanità, è finalizzata a valutare l’opportunità e l’utilità, anche a livello regionale, di estendere il servizio per tutto il periodo dell’anno.
Per questo ulteriore mese di servizio la Azienda USL n. 8 ha contattato la Prefettura di Cagliari per un velivolo, che purtroppo non è nella disponibilità delle autorità (Vigili del Fuoco, forze dell’ordine e Esercito). E’ stata quindi prolungata, alle stesse condizioni, la convenzione con il Servizio Alpino e Speleologico della Sardegna che prevede l’utilizzo dell’elicottero della Airgreen di Robassomero; società privata che ha fornito servizio alla Azienda USL n. 8 in anni precedenti. Il costo totale del servizio per il periodo sarà pari a circa 200 mila euro (considerando il canone di noleggio mensile, il costo delle ore volo stimate, i costi del personale della C.O. 118, il costo del materiale di consumo ed il costo dell’assicurazione).
Con l’obiettivo di ridurre l’impatto economico del servizio, la Azienda USL n. 8 ha comunque rinnovato alla Prefettura la richiesta di verificare la percorribilità di una soluzione a livello istituzionale che consenta l’utilizzo di un mezzo con caratteristiche analoghe a quello utilizzato attualmente.
Il servizio di Elisoccorso attivato dalla Azienda USL n. 8 nel periodo estivo (15 luglio – 15 settembre) è risultata un’esperienza molto positiva sia in termini di livello di servizio garantito (tempestività di attivazione, ambiti territoriali raggiunti) che di volumi di interventi sviluppati (93 fino al 12 settembre).
In particolare, l’elicottero configurato secondo le caratteristiche HEMS-SAR (in rispetto delle linee guida definite tra il Ministero della Salute ed i presidenti delle Regioni e Province Autonome del 03/02/05) è stato impegnato in due principali tipologie di interventi: interventi primari, attivati per prestare il primo soccorso su un evento verificatosi sul territorio (82 casi); interventi secondari: interventi dedicati a pazienti ricoverati presso una Struttura Ospedaliera che abbiano già ricevuto la migliore stabilizzazione possibile dei parametri vitali e che necessitino di ulteriori indagini diagnostiche o trattamenti terapeutici per i quali sia necessario il trasferimento rapido e protetto verso Strutture più idonee (11 casi).
Per quanto concerne la tipologia di casi per i quali è stato attivato il servizio, le patologie principali sono state quelle di origine traumatica (45 interventi pari al 48%) e le patologie cardiocircolatorie (19 interventi pari al 20%) seguite dalle patologie respiratorie e neurologiche (rispettivamente 11 casi pari al 12% e 6 casi pari al 6,5%).
In relazione alla provenienza dei pazienti nell’ambito degli interventi effettuati dall’elisoccorso, 28 (pari al 30%) sono andati a favore di persone non residenti in Regione; di questi in 18 eventi (pari al 19%) si è reso necessario il ricovero presso strutture ospedaliere della nostra regione.

ASL 8

domenica, settembre 11, 2005

Niente Rally ? Meglio così!

“Era ora che si trovasse la forza ed il coraggio per dire no agli interessi degli organizzatori di rally, alla smania di protagonismo, alle vacanze, ricevimenti, nani e ballerine pagati con soldi pubblici, all’effimera notorietà di piloti e relative scuderie: l’ecosistema sardo ha già dato, sacrificato negli anni dall’attraversamento di rombanti automezzi, spinti a folle velocità” .
Così i rappresentanti delle associazioni ambientaliste Amici della Terra, Argonauta, Gruppo di Intervento Giuridico e Movimento Verde salutano la decisione assunta dalla Giunta regionale di non finanziare il rally gallurese Italia-Sardinia, ricordando che lo scorso febbraio avevano inviato proprio un appello scritto in tal senso al presidente delal Regione, Renato Soru, oggi pienamente accolto .

Per gli ambientalisti “queste manifestazioni altro non sono che un'opportunità di fare affari per chi organizza i rally, di mettersi in vetrina, un volgare mezzo di aggressione antropica, inquinante, pericolosa e meccanizzata del nostro patrimonio ambientale, un mezzo come un altro per acchiappare contributi pubblici, che diversamente devono essere spesi dalla Regione per altre e più meritorie iniziative, magari a carattere sociale e per la difesa e promozione dell’ambiente”. Le amministrazioni pubbliche isolane seguano l'esempio della Regione e se proprio devono regalare dei soldi pubblici lo facciano per cose più serie che un effimero rally.

Amici della Terra (Bruno Caria)
Movimento Verde (Roberto Cotti)
Argonauta (Massimo Manca)
Gruppo di Intervento Giuridico (Stefano Deliperi

venerdì, settembre 09, 2005

Superare le divisioni e gli interessi particolari

Il segretario generale della Uil sarda Gino Mereu ha inviato alla presidenza della Giunta Regionale, alle segreterie dei partiti, ai gruppi del Consiglio regionale, alle parti sociali e alle amministrazioni locali una lettera aperta (di cui si allega copia), con la quale chiede uno sforzo collettivo per avviare una reale politica di rilancio del sistema produttivo e far fronte alle emergenze sociali e occupazionali.
Nella lettera il Segretario evidenzia il progressivo divario tra la situazione media nazionale e quella della nostra regione.
“Il prodotto interno lordo – scrive Mereu - oggi non raggiunge l’1,6%, di gran lunga inferiore a quello ottenuto delle altre aree del Mezzogiorno, e le prospettive più ottimistiche lo collocano all’1% per la fine del 2005. I Fondi Strutturali messi a disposizione dalla UE negli ultimi sei anni non hanno mutato il pessimo andamento congiunturale, e degli oltre 4 miliardi e 250 milioni di euro destinati ai POR a tutt’oggi ne sono stati spesi solo il 35% e impegnati il 53%.
Sottolinea poi la carenza delle infrastrutture e lo stato di crisi della grande industria, con il settore chimico da anni alla deriva, quello metallurgico che va perdendo competitività, il manifatturiero e l’agroalimentare che scontano la bassa capacità di penetrazione nei mercati internazionali.
“A fronte di questa situazione – si legge nella lettera aperta - resta stabile il tasso di disoccupazione e si assiste a una progressiva riduzione del reddito tra le classi sociali meno abbienti, con un preoccupante aumento della popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà, mentre riprende il fenomeno dell’emigrazione soprattutto tra i giovani”. E, infine, l’invito alle forze politiche, alla Giunta regionale, all’Assemblea sarda e agli enti locali, a far fronte comune: “La Uil – sostiene Gino Mereu - chiede, per la Sardegna e per i sardi, un impegno straordinario dal quale emerga il forte senso di responsabilità e di cultura politica, capace di superare le divisioni e gli interessi particolari, affinché ogni energia sia rivolta al bene comune, all’equità sociale, a una crescita equilibrata e costante”.
la segreteria regionale
della UIL sarda
(Segue il testo della Lettera Aperta)

Cagliari, 09 settembre 2005

Lettera Aperta
del segretario generale della UIL sarda Gino Mereu

È da anni che l’economia sarda non mostra segnali di crescita ed è ormai evidente che, per quanto ci si impegni a rilanciarne il sistema produttivo, si è ancora lontani da una inversione di tendenza. Il divario tra la situazione media nazionale e quella della nostra regione si è ulteriormente aggravato e, considerato che l’economia italiana, a sua volta, “ha subito sullo scenario internazionale un significativo rallentamento” (ISTAT), è facile dedurre che la Sardegna si sta ponendo ben al di sotto dai parametri europei di sviluppo medio.
Il prodotto interno lordo regionale (fonte CRENoS) oggi non raggiunge l’1,6%, di gran lunga inferiore a quello ottenuto delle altre aree del Mezzogiorno, e le prospettive più ottimistiche lo collocano all’1% per la fine del 2005. I Fondi Strutturali messi a disposizione dalla UE negli ultimi sei anni non hanno mutato il pessimo andamento congiunturale, e degli oltre 4 miliardi e 250 milioni di euro destinati ai POR a tutt’oggi ne è stato speso solo il 35% e impegnato il 53% (fonte MEF). Restano irrisolti i nodi centrali che frenano lo sviluppo e non si hanno segnali di ripresa nei settori in crisi.
Le infrastrutture, essenziali per dare competitività al territorio, mantengono livelli inadeguati, tanto da porre la Sardegna agli ultimi posti tra le regioni italiane; il sistema dei trasporti interni ha tali limiti che per alcune zone esistono scarse possibilità di sviluppo; la gestione del sistema idrico mostra notevoli carenze e resta irrisolta la questione energetica. Non si attenua la crisi della grande industria, con il settore chimico da anni alla deriva, quello metallurgico che va perdendo competitività, il manifatturiero e l’agroalimentare che scontano la bassa capacità di penetrazione nei mercati internazionali.
A fronte di questa situazione resta stabile il tasso di disoccupazione e si assiste a una progressiva riduzione del reddito tra le classi sociali meno abbienti (fonte Osservatorio Industriale), con un preoccupante aumento della popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà, mentre riprende il fenomeno dell’emigrazione soprattutto tra i giovani.
Gli indici economici e una corretta analisi della realtà dipingono, a quanto si può ben vedere, un quadro a tinte fosche dello sviluppo socioeconomico nella nostra Isola, rispetto al quale è necessaria una risposta efficace dell’intero sistema anche attraverso una giusta politica di riforme, con una partecipazione attiva e solidale di ogni sua componente: parti politiche, parti sociali, amministrazioni locali e Giunta regionale.
La Uil chiede quindi, per la Sardegna e per i sardi, un impegno straordinario dal quale emerga il forte senso di responsabilità e di cultura politica, capace di superare le divisioni e gli interessi particolari, affinché ogni energia sia rivolta al bene comune, all’equità sociale, a una crescita equilibrata e costante.
La necessità di aprire un fronte solidale era già stata espressa da sei consiglieri regionali del Partito dei DS lo scorso luglio, cui il Sindacato aveva dato la propria adesione; ma è necessario ora passare dalle dichiarazioni d’intenti ai fatti concreti, con l’apertura di una fase di riflessione a partire dal Dpef e dalla Legge Finanziaria per il 2006.
La Uil ha più volte manifestato le proprie perplessità su una politica di programmazione regionale che sembra proiettata verso le scelte strategiche di lungo periodo, sottovalutando la gestione delle attuali emergenze economiche e occupazionali; ritiene perciò che un confronto su queste posizioni possa essere un buon punto di partenza per avviare un’azione comune, con scelte partecipate che superino le divisioni partitiche e gli antagonismi politici e ideologici.


Gino Mereu
segretario generale della Uil Sarda



Cagliari, 08 settembre 2005

mercoledì, settembre 07, 2005

La mezza trappola delle primarie

Penso che le primarie per la scelta del candidato del centrosinistra alle politiche del 2006 potrebbero trasformarsi in una mezza trappola. Per chi? Per movimenti, associazioni, e per Bertinotti stesso.

Prodi ha recentemente affermato che chi vince la competizione (anche di un solo voto) elabora il programma, senza mediazioni e senza compromessi. E i perdenti dovranno sottostare.

Se passasse questa linea “autoritaria” che razza di coalizione potremmo aspettarci?

Che ne faremmo di quelle parole care ai movimenti come “partecipazione”, “democrazia”, “respon-sabilità”, “diritti”?

Cosa ne sarebbe della strategia di condizionamento dall'interno prospettata da Fausto?

Temo pure che Bertinotti potesse essere sin dall'inizio consapevole del rischio insito nelle primarie concepite in questo modo (cioè essenzialmente basate sui volti dei candidati) e che abbia scelto di infilarsici per fini interni. Cioè per trovarsi un alibi, per l’opposizione interna, all’impossibilità di mediare un programma.

L’allarme preoccupato, che lancia oggi, sembrerebbe un ripensamento, ma giunge forse in ritardo: la frittata sembra già fatta.

Anche se l’intelligenza dei gareggianti è tale da evitare un programma assolutamente moderato o assolutamente radicale, vorrei che passasse comunque l’idea che all’elaborazione del programma del centrosinistra debba partecipare la società civile, le associazioni, i movimenti e le singole perso-ne.

Perché a volte è più importante il percorso della meta e perché, spesso, la strada costruita dai molti è intrinsecamente migliore di quella fatta dal Capo, se non altro perchè più condivisa.



Legambiente attacca su smog e centraline

pigiotto

Era ora: Legambiente cagliaritana molla gli ormeggi e si tuffa nel problema "smog" cittadino, denunciando i frequenti superamenti dei valori soglia previsti per le polveri sottili (in quantità che avrebbero richiesto misure drastiche, mai prese dal sindaco Floris, come il blocco temporaneo delle auto).

Se, invece, le centraline della rete comunale di rilevamento non sono posizionate secondo i criteri di legge e i dati forniti sono quindi inattendibili, allora - dice Legambiente - il Comune è ancora più fuorilegge e irresponsabile dato che non adempie un suo preciso dovere a tutela dei cittadini.

Brava Legambiente: scacco matto.

Siamo felici. Avere un alleato così competente e tenace al nostro fianco nella quotidiana battaglia al "modello" di mobilità urbana che Cagliari si è dato, ci fa piacere e ci offre una diversa prospettiva sul confronto e i suoi esiti, con maggiori possibilità di successo.

Successo che per noi significa più salute e più libertà di movimento per tutti.

lunedì, settembre 05, 2005

Virus polli: that's Sardinya, baby. It's all right


Le autorità sanitarie di Roma e di Cagliari, in un'azione congiunta tesa a tranquillizzare la popolazione e ad organizzare la prevenzione e i controlli, ci informano che la Sardegna è fuori dalle rotte degli uccelli migratori, possibili veicoli del virus dei polli. L'isola è immune e in ogni caso tutti i controlli possibili sono stati attivati: questo, almeno, il messaggio degli esperti.Sarà. Solitamente dubito di questo genere di proclami, soprattutto quando a lanciarli sono i politici. In materie come medicina, biologia, zoologia e un po' in tutte quelle scientifiche, gli stessi operatori ci vanno cauti e prudenti, poichè ciò che si sa oggi può non essere più vero domani. Ovviamente questo non significa giustificare l'immobilismo, ma stimolare un approccio più complesso e prudente al problema.I politici, invece, si aggrappano a quegli scienziati - i più arroganti - che fino all'altro ieri (e magari ancora oggi) ci ripetevano che il riscaldamento della Terra era una bufala e che in ogni caso non era determinato dalle attività umane e non poteva influire sui cambiamenti climatici. I politici di una certa specie vanno a nozze con affermazioni del genere - nonostante le evidenze delle catastrofi contemporanee e gli studi seri dimostrino il contrario - e confermano le loro suicide politiche energivore.Nel nostro piccolo, ricordo Mariano Delogu che sorrideva ogni volta che gli si parlava di inquinamento dell'aria a Cagliari, in ciò confortato dalle "sensazioni" dei tecnici comunali. Per loro il maestrale bastava ed avanzava a garantire la purezza dell'aria. Poi i rivelatori installati successivamente ci hanno fatto vedere un'altra situazione, che non sarà come quella di Pechino o Città del Messico, ma insomma pulita pulita non è.Comunque concordo, tornando al virus dei polli, sulla condanna dei facili allarmismi e sull'essenzialità dei controlli: porti, aeroporti, market, macellerie. Un'impresa titanica. Ma Storace e Dirindin ci assicurano che la macchina è partita. Controlli su persone e merci provenienti dalle zone infette, Russia europea compresa (recentemente contaminata). Bene.Giovedì scorso, alle 18,30 circa, atterrava a Cagliari un volo diretto da San Pietroburgo. Sono andato all'aeroporto e ho potuto vedere che nessuno controllava un bel niente. Ho avvicinato alcune persone appena sbarcate dal volo e, tra uno starnuto e un colpo di tosse (loro), mi hanno detto di non aver notato nessuna particolare formalità e di non essere stati sottoposti a nessun controllo o visita.Niente panico, ragazzi, al bando gli allarmisti. Siamo sicuri che i signori avranno portato caviale e vodka ma non virus strani.Era solo per far notare nuovamente che noi italiani abbiamo il vizio di fare le cose un po' superficialmente e che mentre prendiamo impegni "orali", molto spesso concretamente li disattendiamo.Siamo proprio sicuri che la Sardegna non ha nulla da temere dal virus dei polli? Siamo sicuri che i flussi migratori da tenere sotto la lente di ingrandimento siano solo quelli di anatre e oche, e non anche quelli umani?