domenica, marzo 30, 2008

Nuova mineraria Silus: la Provincia di Cagliari accanto ai lavoratori

COMUNICATO STAMPA
Cagliari, 29 marzo 2008 - Dopo la decisione della Commissione europea, che ha ritenuto illegittimi i 98 milioni di euro di aiuti concessi dalla Regione a favore della Nuova mineraria Silius, l’amministrazione provinciale di Cagliari ha promosso per lunedì 31 marzo, alle ore 15.00 (presso il Palazzo Regio di Cagliari) un incontro istituzionale con le rappresentanze dei lavoratori (RSU e Territoriali) dell’ex Nuova mineraria di Silus (che ha chiuso i battenti lo scorso gennaio), il sindaco di Silius e il presidente della Comunità montana del Sarrabus-Gerrei, per definire una strategia comune a difesa della produttività della miniera e del 70% dei lavoratori dell’ex Nuova mineraria che si trovano ora in mobilità e che chiedono il passaggio diretto alla neonata società costituita dalla Regione (Fluorite di Silius) per lo sfruttamento della miniera.

venerdì, marzo 07, 2008

La strage degli innocenti

Altri 5 morti sul lavoro. La strage continua. Vorremmo avere più parole, e migliori, per raccontare il nostro dolore e lo sdegno. Ci pervade questo senso di impotenza davanti a una società "civile", come quella in cui viviamo, che consente 4 morti al giorni per ogni giorno dell'anno per tutti gli anni; che li permette, che non trova rimedi. E che rimedi si possono trovare? Ditecelo voi. Qui, mentre gli operai muoiono, c'è chi propone di incentivare il ricorso agli straordinari, chi chiede minori imposte anche per le imprese, e non certo per investire in sicurezza, per aumentarne i livelli. No.

Ci si vuole far credere che le morti sul lavoro sono una tragica fatalità e che gli imprenditori, i padroni, sono addolorati. E chi lo mette in dubbio? Anche noi siamo sicuri che stiano piangendo. Ma è il sistema che non funziona, non c'entra niente la fatalità. Nei sistemi economici come il nostro, incentrati sul liberismo più sfrenato, la struttura sovrasta le singole volontà degli imprenditori nostrani e impone loro politiche economiche basate su risparmi eccezionali, su costi sempre più ridotti, sullo sfruttamento selvaggio dei lavoratori, unico a garantire alti saggi di pluslavoro. Nelle fabbriche si lavora come schiavi, e nelle catene della grande distribuzione è anche peggio.

Allora è necessario che la politica metta un freno a tutto ciò, imponendo (ripetiamo: imponendo) regole e rispetto delle leggi e limitando la libertà degli imprenditori di commettere omicidi bianchi. La libertà dei padroni va limitata, quando contrasta col bene e con la sicurezza dei singoli e della società. Lo dice quella Costituzione che, appunto, le destre, con Montezemolo - e non solo - vogliono cambiare.

Non permettiamoglielo.

Vogliamo lo sciopero generale.