lunedì, luglio 31, 2006

CONSULTA STATUTARIA:E’ L’ORA DEL CORAGGIO E DELL’AMBIZIONE

PROVINCIA DI CAGLIARI
PROVINCIA DE CASTEDDU

COMUNICATO STAMPA

CONSULTA STATUTARIA:
E’ L’ORA DEL CORAGGIO E DELL’AMBIZIONE


“La decisione del Consiglio dei ministri di ricorrere contro la legge regionale sulla Consulta statutaria è sbagliata nei tempi, nel metodo ed anche anacronistica nella sostanza”.

Così il presidente della Provincia di Cagliari, Graziano Milia, che aggiunge:

”Forse il Governo confonde il concetto di Stato con quello di Nazione e forse ha dimenticato i contenuti della riforma del titolo V della Costituzione. Il concetto di sovranità richiamato nella legge regionale, nell’ambito di una unità statale che nessuno ha mai messo in discussione, nulla è di più che la naturale evoluzione di quella autonomia speciale di cui fino ad oggi ha goduto l’Isola”.

“In tal senso e in quanto tale – dice Milia – la sovranità è un concetto astratto, che è stato richiamato dal legislatore sardo per introdurre forme più avanzate di autonomia, in linea coi tempi e con la riforma della Costituzione. Quindi una semplice cornice di riferimento, che dovrà essere riempita di contenuti con la determinazione dei poteri che si vogliono esercitare e di come si vogliono esercitare”.

Per il presidente Milia, “questa è l’ora del coraggio e dell’ambizione, occorre superare l’approccio burocratico frapposto dal Governo e attivare al più presto la Consulta per arrivare rapidamente a definire i contenuti del nuovo Statuto sardo. In tal senso ha ragione il presidente del Consiglio Regionale Spissu, bisogna comunque andare avanti, entrare nel merito e definire i contenuti del nuovo Statuto, poi si potrà obiettare sull’eventuale superamento di quei limiti di sovranità su cui la Corte costituzionale si è più volte espressa, peraltro sostenendo che non esiste un’unica sede istituzionale dove tale sovranità possa esaurirsi”.

“Peraltro - conclude Milia - vorrei fare notare che se il concetto di sovranità può essere ricondotto a quello di nazione, uno degli elementi costitutivi è senz’altro la lingua e in tal senso, con la legge 482/99, il Parlamento ha riconosciuto la lingua sarda come espressione del popolo sardo”.



Cagliari, 31.07.2006

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