lunedì, giugno 12, 2006

AFGHANISTAN: GRUPPO PRC SENATO ADERISCE A APPELLO PER RITIRO

(AGI) - Roma, 16 mag. - Il gruppo al Senato di Rifondazione Comunista
aderisce in blocco all'appello lanciato da don Luigi Ciotti, Tonio
Dell'Olio, Gino Strada, Alex Zanotelli per il ritiro delle truppe
italiane dall'Iraq e dall'Afghanistan e per l'interruzione di ogni
missione italiana in teatri di guerra. "La nostra adesione e' collettiva
per sottolineare la completa condivisione della necessità di una svolta
nella politica estera del paese - dichiara Giovanni Russo Spena,
presidente del gruppo di Prc -, perché l'art.11 della Costituzione deve
diventare concreta realta'.
L'intero sistema di intervento - come dice l'appello - va ripensato a
partire dalla necessità che si basi su vere missioni di pace, senza
armi, che tendano alla ricostruzione e alla cooperazione con altri
popoli. Intanto e' essenziale ritirare le truppe per salvare delle vite
umane ed anche perché, come affermava Gandhi e come l'appello ricorda,
non c'e' una strada che porta alla pace, la pace e' la strada". (AGI)
Cav 161511 MAG 06

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PER ADERIRE AL SEGUENTE APPELLO INVIARE UNA MAIL A:

parlamentodipace@gmail.com




APPELLO AL NUOVO PARLAMENTO


Onorevoli deputate e deputati, Onorevoli senatrici e senatori,

questo appello, scritto nell'ora tragica in cui le vittime di guerra
italiane dei due teatri di guerra Iraq e Afghanistan, tornano in Italia
per ricevere i funerali di Stato, cade anche nel momento in cui il nuovo
Parlamento della Repubblica inizia i suoi lavori. Vorremmo che fosse un
nuovo inizio o meglio una svolta. Una decisa svolta in politica estera
con scelte coraggiose per una vera politica di disarmo, per attuare con
scelte concrete l'art.11 della nostra Costituzione.
Poiché, secondo l'art. 11, non è possibile usare la guerra come mezzo
per risolvere le crisi internazionali, la prima scelta che si impone,
che chiediamo al nuovo Parlamento, è quella di interrompere le missioni
militari in teatri di guerra e ritirare le truppe italiane dall'Iraq e
dall'Afghanistan. L'unica verità della guerra sono le sue vittime.
Purtroppo in tanti ci accorgiamo di questa verità solo quando le vittime
sono i soldati italiani e fatichiamo a realizzare questa stessa verità
quando le vittime non le vediamo, sono "altre", anche se abbiamo saputo
in modo indiretto che migliaia di persone sono state trucidate a
Falluja, a Ramadi, torturate ad Abu Graib, bombardate nei villaggi
afgani o saltate in aria e mutilate dalle clusters bombs sia in
Afghanistan che in Iraq.
Ma se è vero che l'unica verità della guerra sono le sue vittime, se è
vero che in nome di questa verità migliaia di persone sono scese in
piazza con la bandiera arcobaleno nel nostro paese, reclamando una
politica di pace, allora Vi chiediamo, facendo appello alla libertà di
coscienza, ed al rispetto dell'art. 11 della nostra Costituzione, di
porre fine alla presenza militare italiana in Iraq e in Afghanistan,
decidendo di non rifinanziare queste missioni di guerra. Le missioni di
pace devono tendere alla pacificazione e alla ricostruzione, pertanto
dovrebbero essere senza armi, a nostro parere, senza eserciti, fondate
sulla cooperazione con gli altri popoli, sulla diplomazia, sul dialogo e
la solidarietà. L'intero sistema di intervento va ripensato all'insegna
di una nuova politica estera. Ma per l'immediato, per salvare vite
umane, per interrompere la spirale di morte, per operare una pressione
internazionale che provochi la fine delle occupazioni militari,
chiediamo che il Parlamento italiano dia un segnale forte di
discontinuità, immediatamente e senza ambiguità.
Il nostro saluto sia con le parole di Gandhi:
"Non c'è una strada che porta alla pace, la pace è la strada"

PRIMI FIRMATARI :

Luigi Ciotti, Tonio Dell'Olio, Gino Strada, Alex Zanotelli
I primi firmatari di questo appello sollecitano l'adesione di tutte le
persone e le associazioni che si sentono impegnate per la pace e la
difesa dell'art.11 della Costituzione per rendere visibile l'ampia unità
del popolo della pace.

PER ADERIRE MANDARE UNA MAIL A QUESTO INDIRIZZO:

parlamentodipace@gmail.com

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