mercoledì, giugno 14, 2006

Ventennale della tragedia di Chernobyl

COMUNICATO STAMPA

Ventennale della tragedia di Chernobyl

L’ambasciatore della Bielorussia ringrazia i sardi

ed incontra i vertici della Provincia di Cagliari





Il presidente della Provincia di Cagliari, Graziano Milia, unitamente al presidente del Consiglio provinciale, Roberto Pili, hanno incontrato quest’oggi l’ambasciatore in Italia della Bielorussia, Aleksei Skripko. La visita ufficiale del diplomatico, accompagnato dai rappresentanti dell’associazione sarda “Cittadini del mondo” (organizzazione che si occupa dell’ospitalità dei bambini bielorussi nell’ambito del Progetto Chernobyl) ha posto le basi per un progetto più complessivo di collaborazione tra la Sardegna e la Bielorussia, “che ora deve superare – ha detto Skripko – la fase dell’aiuto umanitario per andare verso un più stretto regime di cooperazione e sviluppo tra le nostre due popolazioni”.



Dopo aver ribadito l’importante ruolo “di cerniera della Bielorussia, tra l’Unione europea e la Russia”, l’ambasciatore Skripko ha posto l’accento sull’interesse “a sviluppare maggiori rapporti di collaborazione con la Provincia di Cagliari, che non devono però essere solo limitati a scambi turistici o culturali, ma che devono guardare anche alla possibile creazione di joint-venture in attività produttive”.



L’ambasciatore ha ricordato che la Bielorussia è il primo produttore al mondo di fertilizzanti, il terzo per il lino ed uno dei primi per la produzione mineraria e quella industriale di mezzi meccanici per l’agricoltura e l’edilizia, nonché uno dei paesi che si affacciano in Europa con il minor costo del lavoro e dell’energia, dove le imprese che vogliono esportare in Russia non pagano alcun dazio.



Il diplomatico bielorusso, nel ventennale della tragedia di Chernobyl, ha voluto poi manifestare un particolare e accalorato ringraziamento all’intera comunità sarda e all’associazione “Cittadini nel mondo” (“la più brava in Italia, perché intorno all’accoglienza in Sardegna dei bambini bielorussi reduci da Chernobyl ha saputo costruire un progetto e modello di solidarietà e di prevenzione sanitaria impareggiabili”) che ogni anno si fanno carico di accogliere nelle loro case 550 bambini bielorussi, al fine di ridurre la concentrazione di Cesio nel loro sangue.



La vicenda della piccola Victoria, la bambina bielorussa attualmente ricoverata all'ospedale Marino di Cagliari per una lesione al midollo spinale (a seguito dell’incidente stradale avvenuto nel 2005, durante il suo ritorno a Minsk e in cui ha perso la vita il padre) è stata richiamata con commozione dal diplomatico, che ha ringraziato la Provincia di Cagliari e l’Azienda USL per aver deciso di sostenere i costi sanitari della sua riabilitazione.



Il presidente dell’associazione “Cittadini nel mondo”, Giuseppe Carboni, ha ricordato come “il prossimo 21 giungo arriveranno in Sardegna altri 350 bambini bielorussi, che trascorreranno 1 o 2 mesi presso le famiglie sarde che hanno deciso di aprire le loro case a queste piccole vittime inconsapevoli del disastro di Chernobyl”. Allo stesso tempo ha dato notizia delle attività svolte e risultati conseguiti in Bielorussia dall’Ente di Formazione Sardegna Global, “unico soggetto italiano di formazione professionale attualmente riconosciuto dal Ministero dell’istruzione bielorusso. I corsi attivati in campo edilizio hanno visto nel biennio 2005-2006 il rilascio degli attestati di qualifica professionale a ben 403 giovani, con un inserimento lavorativo del 98%”.



Il presidente della Provincia, Graziano Milia, si è detto molto onorato dagli attestati di stima e riconoscenza del diplomatico bielorusso ed ha garantito per il futuro la partecipazione dell’Ente in diversi progetti di cooperazione, solidarietà ed aiuto umanitario che muovono oggi i primi passi. “In tal senso – ha detto Milia – stiamo mettendo a punto alcune iniziative di internalizzazione del mondo delle nostre imprese e fra non molto verremo a farvi visita per stipulare con il governo e le imprese bielorusse accordi di reciproco scambio culturale, ma, soprattutto, d’investimento industriale e commerciale. “Sarebbe bello – ha concluso Milia – se si riuscisse inoltre a promuovere e sostenere a Cagliari un arricchimento e formazione professionale in campo sanitario dei vostri operatori, vista la riconosciuta esperienza dell’unità spinale del nostro ospedale Marino”.







Cagliari 14.06.2006









Ufficio Stampa

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