RELAZIONE SUGLI EFFETTI AMBIENTALI
Inerente il
PROGETTO DEFINITIVO DI
REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA COORDINATO DI PARCHEGGI DI SCAMBIO E TRASPORTO
MACCANIZZATO NEL CENTRO STORICO
Ente Proponente il progetto
COMUNE DI CAGLIARI
Ente istruttore del procedimento
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Servizio SIVEA
Responsabile del Procedimento
DOTTORESSA ROSANNA CARCANGIU
Scrivente
Antonio Gregorini Legambiente Cagliari
Toni Corona
Cagliari 22 agosto 2006
Premessa
Lo scrivente Antonio Gregorini, nato a .... il ...., ivi residente in via ...,
il giorno 21 agosto u.s. si è recato presso gli uffici dellAssessorato
allAmbiente della Regione Autonoma della Sardegna dove ha preso visione
della Relazione sugli Effetti Ambientali inerente il Progetto Definitivo di
REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA COORDINATO DI PARCHEGGI DI SCAMBIO E TRASPORTO
MACCANIZZATO NEL CENTRO STORICO, ivi depositata dal Comune Di Cagliari, ente
proponente il progetto.
Sulla base di quanto riportato sulla relazione in oggetto produce le
seguenti note affinché chiunque abilitato a esprimere parere sul progetto e
sulla REA ne tenga debito conto e sia agevolato nella formazione di un
parere quanto più obiettivo, frutto di diverse osservazioni.
Presupposti del progetto
I presupposti sono condivisibili e rientranti nei principi generali di
sviluppo sostenibile.
Il progetto è stato redatto perché:
Pag.3
lambiente, lattività, il tipo di veicoli, le infrastrutture, la
gestione e lorganizzazione dei servizi; agiscano in modo integrato e
sinergico al miglioramento dellambiente urbano
.
Pag. 17
lazione del camminare sia parte integrante della tradizione
europea;
Pag. 18
Promuovere il cammino come modo di trasporto alternativo non
poteva prescindere dal considerare come basilare laccessibilità degli spazi
pubblici urbani aperti focalizzando lattenzione sulle categorie più deboli
(bambini, anziani, disabili,
)
lintroduzione di sistemi meccanizzati di
trasporto
concepiti per rendere ogni spazio fruibile.
Pag. 19
le analisi economiche di progetto hanno opportunamente individuato
le esigenze di personale e quelle manutentive necessarie per lottimale
esercizio dellopera
Non si capisce però come lazione del camminare possa essere ritenuta
coerente con la realizzazione del progetto, dal momento che si prevede
linserimento di impianti meccanizzati proprio per evitare il camminare. Ad
un attenta lettura si scoprirà che è lo stesso progetto a stabilire
limpossibilità per le categorie più deboli e disabili di poter liberamente
usufruire degli impianti di risalita meccanizzata.
Allo scrivente appare incomprensibile come si possa prevedere un complesso
sistema impiantistico di risalita, in salite di non forte pendenza
(dislivello 25 mt e pendenze del 10 15 %) per evitare lazione del
camminare.
Dalle analisi economiche si evince che il ristorante sul Rivellino viene
progettato anche e soprattutto per dare giustificazione economica
allintervento. Non si dice che negli immediati dintorni esistono già dei
locali analoghi avviati.
Si riporta come quota dei maggiori introiti quelli inerenti la tariffazione
dei parcheggi. Non si menziona però una realtà incontestabile: i parcheggi
in struttura realizzati dallaltra parte di Castello sono deficitari e
spesso semi vuoti; non risulta che gli abitanti di Castello ne abbiano
usufruito come previsto; non si dice che anche gli attuali parcheggi
esistenti nel Cammino Nuovo e in via Santa Margherita sono inutilizzati per
gran parte del giorno e della notte.
La logica economica sottostante il progetto si percepisce chiaramente priva
di buone argomentazioni di base. Il rischio è lo spreco di denaro pubblico
per la realizzazione di opere impattanti e inutili.
Strumenti di tutela locale e norme di pianificazione del territorio.
Il Piano Paesaggistico Regionale rappresenta sempre un punto di riferimento
per lanalisi degli impatti degli interventi antropici nel contesto
ambientale e paesaggistico e per lo sviluppo sostenibile, ci si domanda se
un intervento di questa portata non debba essere ricompreso nelle more del
PPR e sottostare quindi ai principi di salvaguardia del Paesaggio Urbano
Storico, dal momento che le mura di Santa Croce rappresentano una delle
icone della Città di Cagliari.
Ammesso e non concesso che il ristorante sia esteticamente ben inserito nel
paesaggio delle mura e delle architetture antiche, non appare comunque
rispettato il principio di preminenza del recupero degli edifici esistenti
rispetto alla affermata ma non dimostrata necessità di realizzarne di nuovi.
Nonostante lo stato di relativo abbandono del quartiere e la grande quantità
di edifici da recuperare si è preferito realizzare nuove cubature sulle mura
con un profilo avulso dal contesto e dalla memoria della Città.
Le aree soggette a trasformazione sono identificate nel Piani di Assetto
Idrogeologico come Hg3 cioè zona con frane quiescenti con tempi di
riattivazione pluriennali
. Lo stesso PAI identifica possibili rischi di
danni minori agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale
per larea adibita a parcheggio e possibili problemi per lincolumità
delle persone, danni funzionali agli edifici e alle infrastrutture con
conseguente inagibilità degli stessi per la zona della fossa di S.
Guglielmo.
La REA, giustamente , sottolinea a pag.40 che potrebbe essere necessaria la
predisposizione di uno studio specifico di Compatibilità Geologica e
Geotecnica..
La stessa REA evidenzia a pag. 42 che il Piano di sistemazione degli spazi
verdi circostanti il Castello, cfr. del. 201 del 17/12/97 non prevedeva il
parcheggio, né i tapis roulant e scale mobili ne tanto meno il ristorante
sul Rivellino Piemontese, era pertanto molto più rispettoso del paesaggio.
Descrizione del progetto
Nel capitolo così intitolato, lIng. Frongia, redattore della REA, evidenzia
giustamente che la costruzione delle opere sarà accompagnata da lavori di
risanamento delle antiche mura. Descrive questi lavori come cuci e
scuci, inserimento o sostituzione di conci e la ripresa con malta. Non è
questo pertanto un vero consolidamento delle mura né un miglioramento della
coerenza di queste con lammasso roccioso retrostante. Allo scrivente questa
appare come una carenza piuttosto grave.
Negli Aspetti Economici e Gestionali viene evidenziato un deficit di
gestione nonostante la sovrabbondante stima dei ricavi ed escludendo
sopravvenienze negative e guasti straordinari.
LEsame delle soluzioni alternative giunge frettolosamente alla conclusione
che il progetto è inserito in un quadro strategico di vecchia data e
trascura ipotesi ben più plausibili dintervento quali, per esempio, quelle
in precedenza prospettate nel Piano di sistemazione del 1997.
Analisi dei possibili effetti ambientali dellopera
A pag. 111 della REA si afferma:
Non si può disconoscere come dal processo di meccanizzazione dei percorsi
auspicato dal progetto, proprio perché inserito in un contesto di alto
valore culturale e storico, possa scaturire, in assenza di unopportuna
ricerca di equilibrio fra conservazione e trasformazione, il rischio di
unalterazione dei connotati paesaggistici con deterioramento dei caratteri
di riconoscibilità dei luoghi.
Evidenzia il relatore che anche le scale mobili previste tra la Piazzetta
Dettori e la Via Manno e in Via Santa Margherita si identificano per la
dominanza fisica degli impianti rispetto agli spazi disponibili. Propone
egli stesso delle indicazioni per ridurre gli impatti paesaggistici ma anche
quelli sulla stabilità dei versanti. Chiede che venga prevista la crescita
di rampicanti sulle pensiline metalliche e vetrate di protezione degli
impianti
sic.
Appare più volte rimarcata, dalla stessa REA, lincongruenza dellopera con
le preesistenze paesaggistiche.
E altresì rimarcata la possibilità che i lavori di scavo per la
realizzazione del parcheggio e per linserimento delle scale mobili sulla
fossa di San Guglielmo possano provocare danni agli edifici civili e alle
infrastrutture esistenti e si evidenzia la necessità di affinare le
conoscenze sullo stato delle condizioni geologiche idrogeologiche -
geotecniche dellarea.
Viste le premesse, ci si domanda se il danneggiamento dellesistente è un
rischio rapportabile allutilità delle scale mobili?
Per quanto riguarda i 25000 mc di terra provenienti dallo scavo ancora non
si è trovata una destinazione. Anche in questo caso sarebbe dobbligo
affinare le conoscenze.
Un capitolo è dedicato infine alle strategie per lacquisizione del
consenso. In esso è dato per scontato che lintroduzione delle innovazioni
va perseguita attraverso una politica di partecipazione e condivisione del
progetto. Allo scrivente non risulta che sul progetto ci sia mai stata una
forte adesione della cittadinanza, anzi risulta che intere parti di esso non
siano comprese e in parte vengano rigettate. Il numero di firme raccolte da
un comitato di quartiere di Castello ne è la dimostrazione. Ne consegue che
la prosecuzione delliter di realizzazione, in assenza di modifiche
sostanziali, condivise dagli abitanti e dal resto dei cittadini potrebbe
essere motivo di conflitto.
Tutto ciò premesso, in conclusione, con la presente si chiede alle
istituzioni competenti per il rilascio del parere in questione di:
Decidere perché lopera sia sottoposta a Studio di compatibilità
ambientale.
Decidere perché sia richiesta la rinuncia a realizzare tutto il
sistema di scale mobili e tapis roulant in vista nel Cammino Nuovo,
compresi anche quelli situati nel quartiere Marina.
Decidere perché sia approfondita e verificata la necessità di
realizzare un ristorante sul Rivellino Piemontese, che ha unarchitettura
avulsa dal contesto paesaggistico.
Decidere che venga effettuata una preliminare verifica della
possibilità di utilizzare, alluopo, edifici preesistenti da restaurare.
Decidere perché sia verificata la reale rispondenza del quadro
economico di gestione riportato in progetto.
Decidere perché sia richiesto un approfondimento delle conoscenze
geologiche geotecniche - idrogeologiche ad evitare qualsiasi possibilità
di danneggiamento di edifici e infrastrutture pubbliche e private e se del
caso decidere perchè venga richiesta la stipula di una polizza assicurativa
a garanzia della proprietà privata.
Decidere perché venga verificata la reale condivisione del progetto
da parte dei cittadini residenti e operanti nel circondario, nonché, data
limportanza culturale del sito, anche dei cittadini cagliaritani nel
complesso e di chiunque abbia interesse.
Firmato
Antonello Gregorini
LEGAMBIENTE CAGLIARI
domenica, agosto 27, 2006
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