domenica, maggio 16, 2010

Platone dimezzato

Magari Calvino si è basato sul Simposio di Platone, per creare Medardo (il buono e il cattivo, e ogni riferimento a Sergio Leone è puramente casuale).

Il filosofo scrive:

“Un giorno Zeus, volendo castigare l’uomo senza distruggerlo, lo tagliò in due. Da allora ciascuno di noi è il simbolo di un uomo, la metà che cerca l’altra metà, il simbolo corrispondente. [...] In seguito, per curare l’antica ferita, Zeus, dopo averla inflitta, inviò Amore, fra gli dèi l’amico degli uomini, il medico, colui che riconduce all’antica condizione. Cercando di far uno ciò che è due, Amore cerca di medicare l’umana natura.”

Quindi la condizione della nostra esistenza è la scissione che si ricompone attraverso l’amore. L’amore che unisce e che insieme alla parola restituisce il senso della nostra esistenza.

Cioè soffriamo perchè esistiamo, e abbiamo solo bisogno di relazioni di qualità e di tempo per ascoltarci, se vogliamo superare questo status.

Offuscare la sofferenza con droghe o farmaci serve forse a farci rientrare nei ranghi e nella norma che altri hanno stabilito per noi, ma non a renderci più felici, o più umani. E i medici della mente e del corpo dovrebbero curare più la società e meno i soci.  Amen.



Nessun commento: