giovedì, maggio 15, 2008

Questa Italia è un Travaglio...


Ah, era questa la novità che prometteva Veltroni!? L'unità con il PDL per:

- affondare la legge 300 (Statuto dei lavoratori)

- revisionare la Costituzione

- rifare le gabbie salariali più l'alleggerimento del CCNL, e, dulcis in fundo,

- rimproverare Marco Travaglio quando ci ricorda cose vere ma sconvenienti.

A questo siamo ridotti. Nessuno si sogna di entrare nel merito delle cose affermate da Travaglio, ma tutti a condannare il tentativo di "destabilizzare l'attuale quadro politico".

Tutti tranne Di Pietro, che non sarà il massimo, ma sulla cui onestà - e senso etico - professonalità e conoscenza di alcune vicende processuali nessuno può dubitare. Almeno, io non dubito.

Qui non c'è da salvare alcun clima di collaborazione, qui c'è da scardinare la base, l'origine, i nessi della questione italiana: gli intrecci mafia-politica. E' un'operazione difficilissima e lunghissima, che non può giustificare alcuna caccia alle streghe o l'abbandono delle "correttezze" democratiche e dei valori costituzionali (tra i quali persiste la libertà di pensiero e di parola). Tutti devono essere ritenuti non colpevoli, se non esiste condanna definitiva. E io sono personalmente convinto, convintissimo, che la magistratura sa fare bene il suo dovere. Ma nella nostra politica c'è bisogno di un surplus di trasparenza, di limpidezza. Qualcuno dei nostri politici o qualche carica istituzionale hanno avuto rapporti d'affari con mafiosi? Hanno avuto strette amicizie o frequentazioni non casuali con boss della malavita organizzata? Cosa c'è di vero in tutto questo?

Penso che il cittadino abbia il diritto di conoscere i motivi a discolpa e non abbia il diritto, neppure con il suo libero voto, di mettere a tacere il tutto.

Ma sono quasi tutti lì a condannare Travaglio, imprecare contro la lesa maestà, inveire su chi attenta al nuovo clima di italica concordia...

Bene, stiamo attenti. Perchè penso che gli obiettivi veri di centrodestra e centrosinistra siano quelli che indicavo all'inizio del post: una ristrutturazione che tolga un bel po' di diritti ai lavoratori e incrementi così i profitti attesi.

E poi accusano la sinistra di essere ideologica o di volere la lotta di classe. Questa che stanno facendo, come la chiamano, loro?

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