venerdì, maggio 19, 2006

MILIA sulla Consulta per il nuovo Statuto regionale

PROVINCIA DI CAGLIARI
PROVINCIA DE CASTEDDU

COMUNICATO STAMPA


MILIA sulla Consulta per il nuovo Statuto regionale:


“Forse con la presidenza Cossiga si potrebbe

riaprire il dialogo con l’opposizione“



“L’approvazione della legge che istituisce la Consulta per il nuovo statuto regionale rappresenta un risultato rilevante, ma soprattutto un’occasione storica per l’intera Isola. Se sapremo accettare la sfida con il futuro e trovare le forme e gli strumenti più idonei per una partecipata e ampia discussione, riusciremo finalmente a superare l’insufficienza di autonomia della politica sarda”. Così il presidente del Consiglio delle Autonomie Locali, Graziano Milia, sull’importante provvedimento licenziato ieri dal Consiglio regionale.

Milia, che non nasconde il rammarico per il mancato accoglimento della proposta avanzata all’unanimità, nei mesi scorsi, dal Consiglio delle Autonomie Locali (massimo organo di rappresentanza istituzionale, autonoma ed unitaria dei 377 Comuni isolani e delle 8 Province), ovvero sulle modalità di designazione dei propri rappresentanti all’interno della Consulta (con una riduzione da 16 ad 8 ed una diretta designazione) si dice comunque certo di poter recuperare questo piccolo dissenso contribuendo fattivamente ai lavori della Consulta, in cui saranno sviluppate e argomentate le ragioni del mondo delle autonomie locali, che già da oggi si sente unitariamente impegnato.

“Mi auguro – ha detto Milia – che venga assunta da tutti, con il giusto senso di responsabilità e capacità – la consapevolezza che se non possiamo essere che noi a scrivere le nostre regole, se non possiamo essere che noi a risolvere i nostri problemi, allora non possiamo più nemmeno demandare ad altri la responsabilità di quello che facciamo. In tal senso, nella stesura del nuovo statuto occorre uno sforzo culturale per acquisire consapevolezza della propria identità: capire quello che si è stati, quello che si è, ma soprattutto quello che si vuole diventare” .

Per il presidente Milia occorre “uno sforzo teso a rafforzare i poteri locali, come garanzia per la democrazia, senza per questo chiudersi all’esterno, ma anzi aprendosi oltre i nostri confini, ai processi di cambiamento, di mutazione, che stanno trasformando il mondo e che bisogna cercare di governare”.

“Questo nuovo percorso istituzionale – ha aggiunto Milia – non può vedere assenti le forze politiche di minoranza, che ieri hanno deciso di non partecipare all’approvazione della legge. Per questo motivo mi appello alle loro responsabilità e chiedo di lasciarsi alle spalle ogni polemica per mobilitare invece tutte le loro intelligenze, per un comune sforzo e confronto. L’ipotesi di una presidenza Cossiga della Consulta per il nuovo Statuto ci vede quindi favorevoli ed anzi può rappresentare quel segnale di apertura della maggioranza verso l’opposizione”.

Milia si dice certo che una presidenza di così alto profilo “assommerebbe in se due caratteristiche uniche per la Sardegna e l’Europa, che sono sempre state riconosciute al senatore Cossiga, quella della competenza tecnica e scientifica sulle materie costituzionali e quella di grande sensibilità ed esperienza politica”.

“Con una presidenza Cossiga – ha concluso Milia – potremo quindi contare su una indiscutibile caratura politica ed istituzionale della Consulta, su una figura superpartes in grado di raccogliere e mettere a frutto anche il contributo delle forze politiche di minoranza”



Cagliari, 19 maggio 2006

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