mercoledì, maggio 24, 2006

PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

COMUNICATO STAMPA

A tutti gli organi di informazione
All’Ufficio stampa della
Presidenza della Regione

PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
E DIREZIONE MARITTIMA DELLA SARDEGNA

RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE IN MATERIA DI AMBIENTE,
DEMANIO MARITTIMO, PESCA E PROTEZIONE CIVILE

Ieri 23 maggio 2006, il Presidente della Regione Renato Soru, accompagnato dall’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente Antonio Dessì e il Direttore Marittimo delle Capitanerie di Porto della Sardegna, Comandante di Vascello Domenico De Michele, alla presenza del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Luciano Dassatti, hanno stipulato un Protocollo d’Intesa finalizzato alla collaborazione in materia di ambiente, demanio marittimo, pesca e protezione civile, salvaguardia della salute e della sicurezza.
Le attività oggetto di collaborazione sono specificate dall’articolo 3 del Protocollo d’Intesa:
- Osservazione e protezione delle zone costiere;
- Demanio marittimo;
- Protezione civile;
- Pesca.
Il Protocollo d’Intesa prevede all’art. 5 la costituzione di un Tavolo istituzionale, composto dall’Assessore regionale della Difesa dell’ambiente (con competenze anche sulla pesca e sulla protezione civile), dall’Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica e dal Direttore marittimo della Sardegna al fine della definizione dei rispettivi ruoli e responsabilità delle azioni e delle risorse umane, finanziarie e strumentali da attivare e della valutazione dei risultati raggiunti.

“Con la Direttiva Assessoriale del 29.3.2006, la Regione ha assunto il coordinamento del servizio di Protezione civile sul territorio e nei mari della Sardegna – ha ricordato l’Assessore alla Difesa dell’Ambiente Antonio Dessì – ciò comporta nuove modalità di raccordo e di leale cooperazione con le strutture operative dello Stato. Il protocollo d’Intesa costituisce un documento fondamentale per rafforzare l’efficacia operativa del controllo territoriale a fini ambientali e di tutela della salute e della sicurezza dei cittadini della comunità sarda”.
L’Ufficio di Gabinetto

PROTOCOLLO D’INTESA
TRA
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
E
DIREZIONE MARITTIMA DELLA SARDEGNA
relativo ai rapporti di collaborazione in materia di ambiente,
demanio marittimo, pesca e protezione civile

L’anno duemilasei, il giorno ventitre del mese di maggio in Cagliari,
TRA
la Regione Autonoma della Sardegna rappresentata dal Presidente, Dott. Renato Soru
E
la Direzione marittima della Sardegna rappresentata dal Direttore marittimo C.V. (C.P.) Domenico De Michele, all’uopo autorizzato dal Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia costiera, Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Luciano Dassatti.

PREMESSO CHE:

In materia di ambiente, demanio marittimo, pesca e protezione civile la Regione Sardegna:
- concerta con lo Stato gli indirizzi generali in materia ambientale e determina gli obiettivi di qualità e sicurezza e con l’Unione Europea quelli relativi all’attuazione delle politiche comunitarie di settore;
- assicura il coordinamento e l’integrazione dei diversi livelli istituzionali operanti nell’ambito della prevenzione ambientale e collettiva;
- individua le aree ad alto rischio ambientale e le misure urgenti per rimuovere le situazioni di rischio nonché gli indirizzi per il ripristino ambientale;
- programma attività di monitoraggio delle proprie acque superficiali sia per la salvaguardia della salute dei cittadini sia per l’accertamento della qualità ambientale delle acque medesime;
- svolge attività di difesa del suolo, di tutela dei corpi idrici, di risanamento e conservazione delle acque,al fine della fruizione e della gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale assetto economico e sociale;
- svolge attività connesse alla protezione dell’ambiente marino e costiero;
- promuove interventi di adeguamento e recupero ambientale;
- promuove l’informazione, l’educazione e la formazione ambientale;
- svolge attività connesse alla protezione civile nell’ambito costiero terrestre;
- attua politiche di sostegno al settore della pesca e dell’acquacoltura, garantendo una gestione razionale e responsabile delle risorse alieutiche, al fine di preservarne la conservazione nel tempo.
Le principali attività di competenza della Direzione marittima della Sardegna sono:
- ricerca e soccorso in mare;
- sicurezza della navigazione con controlli ispettivi sistematici su tutto il naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto e attraverso l’attività di Port State Control anche sul naviglio mercantile estero che scala nei porti nazionali;
- protezione dell’ambiente marino, in rapporto di dipendenza funzionale dal Ministero dell’ambiente della tutela del territorio;
- attività di polizia amministrativa e verifica del corretto utilizzo dei beni demaniali marittimi e delle attività che si svolgono;
- controllo sulla pesca marittima, in rapporto di dipendenza funzionale con il Ministero delle politiche agricole forestali;
- amministrazione periferica delle funzioni statali in materia di formazione del personale marittimo, di iscrizione del naviglio mercantile e da pesca, di diporto nautico,di contenzioso per i reati marittimi depenalizzati;
- polizia marittima comprendente la disciplina della navigazione e la regolamentazione di eventi che si svolgono negli spazi marittimi soggetti alla sovranità nazionale,il controllo del traffico marittimo,la manovra delle navi e la sicurezza nei porti,le inchieste sui sinistri marittimi,il controllo del demanio marittimo, i collaudi e le ispezioni periodiche di stabilimenti e depositi costieri di sostanze infiammabili ed esplosive e degli impianti di distribuzione di oli minerali, loro sottoprodotti ed altri carburanti.

RILEVATO CHE

- la Regione Sardegna e la Direzione marittima della Sardegna, nel rispetto delle rispettive competenze, condividono la necessità di operare in modo coordinato e mediante azioni sinergiche, per l’impiego ottimale delle risorse della pubblica amministrazione, al fine di garantire una costante verifica sul territorio, per la salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente e della salute e sicurezza dei cittadini.
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Art.1
Durata del protocollo d’intesa
La Regione Sardegna e la Direzione marittima della Sardegna, nel rispetto dei principi di collaborazione fra le Istituzioni, con il presente Protocollo d’intesa convengono sull’opportunità di instaurare un rapporto di cooperazione che avrà durata, dalla data di sottoscrizione, sino al 31 dicembre 2009, salvo successiva proroga o rinnovo tra le parti.

Art.2
Materie oggetto della collaborazione
La collaborazione tra la Regione Sardegna e la Direzione marittima della Sardegna riguarderà, nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali, le seguenti materie:
- Osservazione e protezione delle zone costiere;
- Demanio marittimo;
- Protezione civile;
- Pesca.

Art.3
Attività oggetto della collaborazione
Le attività oggetto della collaborazione nelle materie indicate dall’articolo 2 saranno le seguenti:
Osservazione e protezione delle zone costiere
- ricognizioni aeree finalizzate al monitoraggio delle acque marine per la prevenzione, controllo e lotta contro l’inquinamento da traffico marittimo e di origine tellurica;
- attività di verifica e controllo sulle opere marittime in fase di realizzazione e sugli interventi di riutilizzo dei materiali (quali ripascimenti, riempimenti, casse di colmata) sulla fascia costiera;
- vigilanza e controllo delle operazioni di bonifica in mare ai fini della salvaguardia dell’ambiente e del rispetto delle norme e prescrizioni autorizzative;
- monitoraggio della qualità delle acque costiere;
- adempimenti di cui al decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 182, recante “Attuazione della direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico”;
- condivisione dei dati relativi agli aspetti ambientali di interesse reciproco rispettivamente prodotti nelle attività di competenza.
Demanio marittimo
- predisposizione di linea guida per assicurare uniformità e coordinamento degli atti di competenza concorrente, con particolare riferimento alle ordinanze per la regolamentazione delle attività balneari;
- definizione di criteri e modalità, ispirati a principi di semplificazione delle procedure, per l’emanazione degli atti per i quali sussistono profili di competenza concorrenti, relativi in particolare, alla dominicalità dei beni;
- sopralluoghi e vigilanza, supporto all’esercizio dell’attività sanzionatoria di competenza regionale;
- definizioni di criteri e modalità, ispirati a principi di semplificazione delle procedure, per l’emanazione degli atti per i quali sussistono profili di competenze concorrenti nonché di reciproco interesse, relativi in particolare, alle demanialità dei beni e segnatamente ai procedimenti afferenti gli istituti della sdemanializzazione e delimitazione;
- attività istruttorie connesse all’espressione dei pareri di competenza nell’ambito delle procedure di approvazione dei nuovi porti turistici, regolamentazione delle attività all’interno dei porti turistici;
- monitoraggio dell’utilizzazione del demanio marittimo nell’ambito delle Aree marine protette.
Protezione civile
- condivisione dei processi pianificatori e gestionali collegati alle rispettive competenze in ambito meteomarino e terrestre;
- condivisione ed interconnessione dei dati meteomarini e terrestri derivanti dai sistemi previsti e dalle reti di monitoraggio al fine di sperimentare opportuni programmi di previsione e prevenzione associati alle varie tipologie di rischio;
- realizzazione delle connessioni di radiocomunicazioni tra le reciproche sale operative;
- collaborazioni finalizzate alla impostazione delle procedure di intervento congiunto;
- attività formative, informative ed esercitative anche attraverso l’impiego del Volontariato.
Pesca
- aggiornamento delle mappe delle zone destinate alla molluschicoltura, acquacoltura per consentire alla Regione lo svolgimento dei propri compiti in materia;
- condivisione di dati relativi alla flotta di pesca ed ai relativi procedimenti amministrativi di interesse reciproco anche mediante supporti informatici appositamente predisposti.

Art. 4
Definizione della modalità della collaborazione
Le modalità di svolgimento delle attività stabilite dall’articolo 3 saranno definite attraverso successive convenzioni di dettaglio stipulate tra gli Assessori regionali competenti per materia e il Direttore marittimo della Sardegna nelle quali saranno indicati ruoli, compiti e risorse.

Art. 5
Costituzione tavolo istituzionale
Per l’attuazione del presente Protocollo d’intesa viene costituito un tavolo istituzionale, integrabile a seconda delle materie trattate, composto dall’Assessore regionale della difesa dell’ambiente con competenze anche sulla pesca e protezione civile, dall’Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica e dal Direttore marittimo della Sardegna al fine della definizione dei rispettivi ruoli e responsabilità delle azioni e delle risorse umane, finanziarie e strumentali da attivare e della valutazione dei risultati raggiunti.

Art. 6
Modifiche e/o integrazioni
La Regione Sardegna e la Direzione marittima della Sardegna si impegnano ad apportare, previo consensuale accordo, le modifiche e le integrazioni del presente Protocollo d’ intesa, che dovessero rendersi necessarie per migliorare le forme di collaborazione o per estendere gli ambiti di intervento a seguito di sopravvenute esigenze.
Il presente Protocollo di intesa, redatto in carta semplice su tre esemplari, viene letto, accettato e sottoscritto dalle parti contraenti.

Regione Autonoma della Sardegna
Il Presidente
Renato Soru Direzione Marittima della Sardegna
Il Direttore Marittimo
Domenico De Michele

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