giovedì, novembre 24, 2005

Altri scempi a Piscina Rey?


Ricevo e pubblico volentieri
CEMENTO A PISCINA REY? MA NON BASTANO GLI SCEMPI FATTI?

I cantieri a Bellavista, sulla collina di Costa Rey, a Muravera, sono sempre più un triste "alveare" dominato dal cemento. Era ovvio, scontato.

Quando un Comune, come quello di Muravera, fra gli anni ?60 e ?70 del secolo scorso ha svenduto illegittimamente centinaia di ettari ad uso civico su quelle coste per far giungere l'agognato turismo a base di villette e mattoni che cosa ci si poteva aspettare?

Gli imprenditori belgi, in buona parte provenienti dall'appena indipendente Zaire, l'ex Congo belga, fecero quello che sapevano. Lucrare.

E costruirono sulla costa ed in collina, per vendere. Spesso senza le necessarie opere di urbanizzazione, tanto a questo avrebbero pensato le amministrazioni pubbliche. Privatizzare gli utili e pubblicizzare le perdite, non è soltanto uno slogan... E, nel tempo, ottenevano le varie autorizzazioni per costruire in ogni dove.

Per chi fosse stato distratto, negli anni scorsi, quasi esclusivamente le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d'Intervento Giuridico cercarono di opporsi nelle necessarie sedi legali a questa marea montante di cemento: davanti al Commissario per gli usi civici fermarono (1996) il tentativo di "legittimazione" delle occupazioni abusive del demanio civico sostenuto dal Comune di Muravera, consentirono alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, grazie al prezioso lavoro del pubblico ministero dott. Paolo De Angelis, di aprire indagini sulle svendite illegittime di terreni ad uso civico a fini speculativi. Arrivò la legge regionale n. 18 del 1996 per aprire la porta alle "sclassificazioni" dei terreni edificati abusivamente sui demani civici e a salvare notai curiosamente distratti ed imprenditori, nonché incolpevoli acquirenti.

Ma arrivarono anche le ruspe per demolire complessi abusivi a Piscina Rey in seguito a sentenze penali passate in giudicato (2001). E giunsero in questi ultimi anni anche i dovuti atti di recupero di centinaia di ettari al demanio civico di Muravera. Vogliamo forse dimenticarlo? Oggi l'amministrazione comunale di Muravera, guidata dal sindaco Salvatore Piu vuole porre un freno all'edificazione sulla collina di Costa Rey, anche se si tratta di cantieri regolarmente autorizzati? Benissimo, la strada è piuttosto in salita, ma, se desidera, possiamo dargli una mano.

Ma se la "soluzione" prospettata è quella di trasferire i diritti di edificazione sulla costa di Piscina Rey, tutelata anche dalla presenza dei diritti di uso civico, può pure scordarselo: i diritti di uso civico sono imprescrittibili, non soggetti ad usucapione e inalienabili. Il rimedio sarebbe peggiore del male: degradare con cemento e cazzuola un tratto di costa ancora sostanzialmente abbastanza integro. Di scempi ne sono stati già fatti abbastanza?..


p. Gruppo d'Intervento Giuridico

e Amici della Terra


Stefano Deliperi

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