lunedì, settembre 05, 2005

Virus polli: that's Sardinya, baby. It's all right


Le autorità sanitarie di Roma e di Cagliari, in un'azione congiunta tesa a tranquillizzare la popolazione e ad organizzare la prevenzione e i controlli, ci informano che la Sardegna è fuori dalle rotte degli uccelli migratori, possibili veicoli del virus dei polli. L'isola è immune e in ogni caso tutti i controlli possibili sono stati attivati: questo, almeno, il messaggio degli esperti.Sarà. Solitamente dubito di questo genere di proclami, soprattutto quando a lanciarli sono i politici. In materie come medicina, biologia, zoologia e un po' in tutte quelle scientifiche, gli stessi operatori ci vanno cauti e prudenti, poichè ciò che si sa oggi può non essere più vero domani. Ovviamente questo non significa giustificare l'immobilismo, ma stimolare un approccio più complesso e prudente al problema.I politici, invece, si aggrappano a quegli scienziati - i più arroganti - che fino all'altro ieri (e magari ancora oggi) ci ripetevano che il riscaldamento della Terra era una bufala e che in ogni caso non era determinato dalle attività umane e non poteva influire sui cambiamenti climatici. I politici di una certa specie vanno a nozze con affermazioni del genere - nonostante le evidenze delle catastrofi contemporanee e gli studi seri dimostrino il contrario - e confermano le loro suicide politiche energivore.Nel nostro piccolo, ricordo Mariano Delogu che sorrideva ogni volta che gli si parlava di inquinamento dell'aria a Cagliari, in ciò confortato dalle "sensazioni" dei tecnici comunali. Per loro il maestrale bastava ed avanzava a garantire la purezza dell'aria. Poi i rivelatori installati successivamente ci hanno fatto vedere un'altra situazione, che non sarà come quella di Pechino o Città del Messico, ma insomma pulita pulita non è.Comunque concordo, tornando al virus dei polli, sulla condanna dei facili allarmismi e sull'essenzialità dei controlli: porti, aeroporti, market, macellerie. Un'impresa titanica. Ma Storace e Dirindin ci assicurano che la macchina è partita. Controlli su persone e merci provenienti dalle zone infette, Russia europea compresa (recentemente contaminata). Bene.Giovedì scorso, alle 18,30 circa, atterrava a Cagliari un volo diretto da San Pietroburgo. Sono andato all'aeroporto e ho potuto vedere che nessuno controllava un bel niente. Ho avvicinato alcune persone appena sbarcate dal volo e, tra uno starnuto e un colpo di tosse (loro), mi hanno detto di non aver notato nessuna particolare formalità e di non essere stati sottoposti a nessun controllo o visita.Niente panico, ragazzi, al bando gli allarmisti. Siamo sicuri che i signori avranno portato caviale e vodka ma non virus strani.Era solo per far notare nuovamente che noi italiani abbiamo il vizio di fare le cose un po' superficialmente e che mentre prendiamo impegni "orali", molto spesso concretamente li disattendiamo.Siamo proprio sicuri che la Sardegna non ha nulla da temere dal virus dei polli? Siamo sicuri che i flussi migratori da tenere sotto la lente di ingrandimento siano solo quelli di anatre e oche, e non anche quelli umani?

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