venerdì, ottobre 07, 2005

ELETTROSMOG A CAGLIARI, LA REGIONE INIZIA A PRENDERE POSIZIONE


Con la nota n. 31135 del 27 settembre 2005 il Servizio atmosferico e del suolo, gestione rifiuti e bonifiche dell?Assessorato regionale della difesa dell?ambiente ha preso posizione riguardo le richieste di monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche provocate dalla centrale ENEL di trasformazione dell'energia elettrica dall'alta tensione (150 kv) alla bassa (15 kv) situata in Via Aosta, nel mezzo di un quartiere densamente popolato di Cagliari, e la conseguente adozione degli opportuni provvedimenti contenute nell?ennesimo esposto inoltrato dalle associazioni ecologiste Amici della Terra, Gruppo d'Intervento Giuridico e dal Comitato di quartiere"Zona Via Aosta" (5 settembre 2005) ed indirizzato alle pubbliche amministrazioni competenti e, per conoscenza, informandone la Magistratura.
Il citato Servizio assessoriale ha chiesto alla Provincia di Cagliari ed al Comune di Cagliari di esercitare le proprie "funzioni di controllo e di vigilanza sanitaria e ambientale utilizzando le strutture dell?Agenzia Regionale per la Protezione dell?Ambiente Sardegna", l?A.R.P.A.S., ritenendo che si debba in primo luogo "conoscere lo stato attuale dei valori dei campi elettromagnetici emessi dalla cabina di trasformazione, inserendo nella verifica anche la valutazione delle distanze minime di cautela del citato impianto". Era ora !

Si ricorda che nel recente passato, dopo iniziative legali da parte del Comitato di quartiere e delle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d?Intervento Giuridico, l?Assessorato regionale della difesa dell?ambiente comunicava (note prot. n. 25372 del 9 luglio 2003 e n. 1986 del 19 gennaio 2004) l'avvìo a breve ? tramite la Fondazione Ugo Bordoni (istituzione privata di alta cultura, ai sensi della legge 16 gennaio 2003, n. 3) ? dello svolgimento dei rilevamenti dei campi elettromagnetici nell?ambito di una campagna di monitoraggio che interesserà tutto il territorio regionale. Nell?ottobre 2004 la Fondazione Ugo Bordoni (alla quale partecipano i principali gestori della telefonìa mobile...), grazie ad una convenzione con il Ministero delle comunicazioni e con la Regione autonoma della Sardegna, ha svolto un "giro dimostrativo" per le città sarde per parlare ai cittadini di elettrosmog e svolgere vari rilevamenti in punti ritenuti "sensibili". Lunedi 4 ottobre 2004 è stata a Cagliari, in Piazza Giovanni XXIII. In tutta Italia avrebbe già dovuto fornire, secondo quanto annunciato, 1.205 centraline di monitoraggio dei campi elettromagnetici alle Agenzie per la protezione dell'ambiente (A.R.P.A.S.): esse le dovranno utilizzare tutto il Paese, tranne, probabilmente, in Sardegna dove l'A.R.P.A.S. non è tuttora pienamente operativa.....

Tuttora non risulta alcun rilevamento per la centrale di trasformazione di Via Aosta, né per alcun sito cagliaritano. Basta consultare il sito web www.monitoraggio.fub.it/rete_italiana.html). Nel mentre la fondazione avrà avuto i compensi per la trànche sarda del monitoraggio ? Particolare di sensibile importanza ai fini dell?indipendenza e trasparenza dei rilevamenti, fin troppo spesso taciuto, è che alla suddetta fondazione partecipano i principali soggetti gestori della telefonìa mobile.

Da parte ecologista è stato effettuato un simbolico monitoraggio (n. 15 rilevamenti in orari e giorni feriali e festivi diversi), senza alcuna pretesa scientifica, ma soltanto come "indizio" della reale situazione dei campi elettromagnetici mai rilevati con la centrale di trasformazione in funzione. I rilevamenti dei valori di induzione magnetica sono stati effettuati con strumentazione manuale Cell Sensor ed hanno dato in sintesi i seguenti risultati:
* i valori di induzione magnetica rilevati nel cortile dell?abitazione di Via Aosta 18 sono risultati sostanzialmente compresi costantemente fra 0,6 e 0,8 microtesla;
* i valori di induzione magnetica rilevati nel piazzale di Via Aosta sono risultati costantemente superiori ad 1 microtesla, così come ? sostanzialmente ? anche in immediata prospicienza dell?abitazione di Via Aosta 33;
* i valori di induzione magnetica nell?abitazione di Via Aosta 33 (unico rilevamento) sono risultati compresi fra 0,7 e superiore ad un microtesla.
Ricordiamo che la pericolosità dei campi elettromagnetici è ormai riconosciuta quale potenziale produttrice di incrementi di leucemia infantile dalle principali organizzazioni sanitarie internazionali e nazionali (es. l?Istituto superiore di Sanità ? I.S.S., vds. rapporti ISTISAN 98/31 del 1995 e del 1999) e dai principali centri di ricerca in seguito ad oltre un trentennio di analisi epidemiologiche condotte in tutto il mondo industrializzato. Tali eventi negativi "scattano" a medio-lungo termine, riguardo ai campi elettromagnetici generati a frequenza industriale (50-60 Hz, es. elettrodotti, centrali di trasformazione) una volta superato il valore di induzione magnetica di 0,2 micro tesla (unità di misura in materia).
Emerge, quindi, come indifferibile la necessità di un costante monitoraggio con adeguate strumentazioni scientifiche da parte di una struttura tecnico-scientifica indipendente.
Per risolvere definitivamente il problema in base al fondamentale principio di precauzione basterebbe, infatti, trasferire la centrale in un?area pubblica (non privata, questa volta !) lontana da abitazioni (es. nella zona demaniale di Su Siccu) e riutilizzare come struttura pubblica (es. palestra, centro sociale, ecc.) l?edificio previo indennizzo soltanto di questo e del trasferimento dei trasformatori e dei servizi connessi. Ricordiamo che, grazie alle informazioni a carattere ambientale fornite dal Comune di Cagliari su richiesta delle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d'Intervento Giuridico, è possibile conoscere numero, gestore ed ubicazione dei ripetitori per telefonìa mobile posizionati nel territorio comunale cagliaritano: al 3 febbraio 2005 gli impianti autorizzati erano ben 114 suddivisi fra i gestori TIM (26 ripetitori), H 3 G (26 ripetitori), Wind (21 ripetitori), Omnitel Vodafone (24 ripetitori), Ericsson (3 ripetitori) e Nokia (14 ripetitori). I ripetitori autorizzati erano 107 al 26 maggio 2004, 87 al 31 dicembre 2002, 68 al 31 dicembre 2001 e "solo" 29 al 31 dicembre 2000: in cinque anni sono quadruplicati ! Nel mentre il pericolo elettrosmog a Cagliari continua ad essere sottovalutato, pur con continue proteste popolari, nel mentre continua a non esserci alcuna pianificazione urbanistica in merito, nonostante petizioni popolari e previsioni di legge (art. 8 della legge n. 36/2001). Infatti, pur consentito dalla legge n. 36/2001 contro l?inquinamento elettromagnetico (art. 8), il Comune di Cagliari non ha voluto dotarsi di un regolamento urbanistico comunale per stabilire fasce di rispetto in favore di "zone sensibili" (scuole, luoghi di cura, parchi, ecc.) nonostante una specifica petizione al Sindaco (depositata l?8 ottobre 2001) sottoscritta da oltre 1.500 cittadini e finalizzata alla previsione di adeguate fasce di rispetto per zone residenziali, scuole, ospedali, parchi, ecc. nel recentemente adottato piano urbanistico comunale riguardo gli impianti produttivi di inquinamento elettromagnetico (es. centrali di trasformazione, elettrodotti, ripetitori radio-televisivi, per telefonìa mobile, ecc.) ed alla rimozione degli impianti abusivi. Anche per tali impianti la soluzione non sarebbe troppo complessa: la Regione dovrebbe rendere obbligatoria la predisposizione negli strumenti urbanistici comunali (P.U.C.) di un regolamento di ubicazione degli impianti produttivi di inquinamento elettromagnetico, individuando aree di rispetto nei confronti dei "siti sensibili" (es. scuole, ospedali, residenze, parchi, ecc.).
Sarebbe ora che vi fossero rapidi sviluppi !

p. Comitato di quartiere "Zona Via Aosta",
Gruppo d'Intervento Giuridico
e Amici della Terra
Stefano Deliperi

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