mercoledì, ottobre 19, 2005

Monte Claro e l'insipienza del centrodestra cagliaritano

MONTE CLARO, UNICO FILO CONDUTTORE
L´INSIPIENZA DEL CENTRODESTRA E I PIEDI SULLA CITTA´

Sembra proprio che un unico filo conduttore combini tra loro identiche politiche di aggressione del territorio, di trasfigurazione degli spazi ancora liberi e delle risorse ambientali cittadine. Da una parte, l´input per certi sciagurati interventi è sempre lo stesso: il centrodestra che ha (s)governato la Regione e la Provincia e che ancora (s)governa il Comune di Cagliari. Dall´altra, la predisposizione e la realizzazione di progetti mai partecipati ai cittadini, su cui gli stessi si vedono costretti a costituirsi in comitati, scendendo in piazza per contestare e bloccare platealmente gli interventi. E´ quanto accaduto per il Poetto ed accade per Tuvixeddu, per il parcheggio multipiano di Via Manzoni, per i tapirulan di Castello, per i lavori di rifacimento della P.zza Giovanni XXIII, per la trasformazione del campo di calcio Cima (per fare posto ad un parcheggio) e, in ultimo, più di recente, per l´accordo di programma sottoscritto lo scorso febbraio tra USL, Provincia e Comune di Cagliari, che vorrebbe tra l´altro "asfaltare" Monte Claro con due strade (per complessive 4 corsie e varie rotatorie) provenienti da Via Liguria e Via dei Valenzani.

Relativamente all´ultima delle tante aggressioni al territorio - quella che interessa Monte Claro, con la realizzazione della cosiddetta "cittadella sanitaria" - le associazioni ambientaliste Amici della Terra e Gruppo di Intervento Giuridico plaudono alla forte critica manifestata sul progetto dal presidente della Provincia di Cagliari, Graziano Milia, e lo invitano a perseguire con forza l´azione intrapresa di disconoscimento dell´accordo di programma, per ripensare in maniera più equa e collegiale le modalità di utilizzo degli spazi, prima che sciagurati ed inutili interventi compromettano i valori sociali ed ambientali del compendio.

I cittadini cagliaritani, che chiedono sempre più spesso spazi verdi e luoghi di socializzazione, non possono che essere d´accordo con il presidente Milia: l'area di Monte Claro deve essere restituita alla città, non certo sottratta ad una più complessiva fruibilità pubblica con la realizzazione di interventi a carattere sanitario che diversamente, nell´interesse degli utenti, dovrebbero essere sempre più decentrati e avvicinati agli stessi.
Peraltro, al di là dell´opportunità di realizzare le opere, come ultima annotazione, siamo veramente sicuri che la destinazione d´uso e gli interventi edilizi previsti siano veramente ammissibili ? Sarebbe il caso di vederci chiaro.

Gruppo d'Intervento Giuridico
Stefano Deliperi
Amici della Terra
Bruno Caria


Cagliari, 19 ottobre 2005

Nessun commento: