mercoledì, ottobre 05, 2005

MA CHE COMBINANO SU QUELLO STAGNO ?


Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d'Intervento Giuridico, con esposto del 5 ottobre 2005, hanno chiesto alla Commissione europea, alle pubbliche amministrazioni competenti, informandone, nel contempo, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Oristano, lo svolgimento degli opportuni accertamenti e l'dozione dei necessari provvedimenti riguardo i lavori in corso di esecuzione (importo complessivo a base d'sta euro 253.155,31 I.V.A. esclusa + 5.063,11 I.V.A. esclusa piano sicurezza) praticamente sulle sponde dello Stagno di Sa Marigosa, sulla costa di San Vero Milis (OR). Detti lavori - inanziati con fondi P.O.R. Sardegna 2000-2006, misura 1.5 "rete ecologica regionale", cioè per finalità di alta salvaguardia ecologica - appaiono prevedere la realizzazione di un parcheggio per autoveicoli, pressoché sulle sponde dello Stagno, con mezzi meccanici ed opere murarie permanenti. Lo Stagno di Sa Marigosa ricade in area tutelata con vincolo di conservazione integrale, tutelata con specifico vincolo paesaggistico, ma, soprattutto, interessa il proposto sito di importanza comunitaria (pSIC) "Stagni di Putzu Idu (Salina Manna e Pauli Marogosa)" , per cui ogni simile intervento appare dover essere supportato da positiva valutazione di incidenza ambientale.
Ma che senso ha utilizzare fondi pubblici destinati esclusivamente alla salvaguardia ambientale dei pSIC per fare uno squallido parcheggio che ben potrebbe essere ubicato altrove ?

Alla Commissione Europea, Cagliari, 5 ottobre 2005
al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio,
all’Assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione
autonoma della Sardegna,
all’Assessore della P.I. e BB.CC. della Regione autonoma
della Sardegna,
al Direttore regionale dei Beni culturali e del Paesaggio,
al Soprintendente ai B.A.P.P.S.A.D. per le Province di
Cagliari ed Oristano,
al Direttore del Servizio Tutela del Paesaggio di Oristano,
al Dirigente l’Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale
Forestale e di Vigilanza Ambientale di Oristano,
al Sindaco di San Vero Milis,
e p. c. al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale
di Oristano,

Oggetto: richiesta informazioni a carattere ambientale ed adozione opportuni provvedimenti riguardo progetti "progetto integrato per la bonifica, protezione e riqualificano dell’area S.I.C. Stagno Sa Marigosa" – Comune di San Vero Milis (OR).


I sottoscritti esponenti ecologisti, in nome e per conto del Gruppo d’Intervento Giuridico e per conto degli Amici della Terra, elettivamente domiciliati presso la sede delle dette Associazioni ecologiste (Via Cocco Ortu, 32 – 09128 Cagliari – telefono e fax 070/490904),
PREMESSO CHE
- sono in corso di esecuzione i lavori del "progetto integrato per la bonifica, protezione e riqualificazione dell’area S.I.C. Stagno "Sa Marigosa" (importo complessivo a base d’asta euro 253.155,31 I.V.A. esclusa + 5.063,11 I.V.A. esclusa piano sicurezza), in Comune di San Vero Milis (OR). Detti lavori – finanziati con fondi P.O.R. Sardegna 2000-2006, misura 1.5 "rete ecologica regionale" – appaiono prevedere la realizzazione di un parcheggio per autoveicoli, pressoché sulle sponde dello Stagno, con mezzi meccanici ed opere murarie permanenti;
- si rammenta che lo Stagno di Sa Marigosa ricade nel proposto sito di importanza comunitaria (pSIC) "Stagni di Putzu Idu (Salina Manna e Pauli Marogosa)" (codice ITB030038) di cui alla direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, della fauna e della flora, esecutiva con D.P.R. n. 357/1997 e successive modifiche ed integrazioni e formalmente individuati con D.M. 3 aprile 2000, n. 65, integrato con determinazioni Direttore Servizio conservazione natura, habitat, ecc. R.A.S. 6 dicembre 2002, n. 2689/V e 16 dicembre 2003, n. 2810/V, per cui ogni simile intervento appare dover essere supportato da positiva valutazione di incidenza ambientale (artt. 6 della direttiva n. 92/43/CEE e 5 del D.P.R. n. 357/1997 e successive modifiche ed integrazioni) e in area tutelata con vincolo di conservazione integrale ai sensi dell’art. 2, comma 1°, lettere a, f, della legge regionale n. 23/1993, nonchè tutelata con specifico vincolo paesaggistico ai sensi dell’art. 136 e ss. e 142, comma 1°, lettera a, del decreto legislativo n. 42/2004 (individuata con D.M. 27 agosto 1980).
Pertanto, CHIEDONO
alle SS.VV., verso importo di copia fotostatica e di spedizione ed entro 30 giorni dal ricevimento della presente, delle informazioni a carattere ambientale relative all’eventuale rilascio di ulteriori autorizzazioni amministrative eventualmente rilasciate in favore dei progetti di approdi in argomento, ai sensi degli artt. 14, comma 3°, della legge n. 349/1986, 2, 22-25 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, 2-3 del decreto legislativo n. 195/2005, 10 del decreto legislativo n. 267/2000 e successive modifiche ed integrazioni e delle leggi regionali nn. 47/1986, 40/1990.
Tanto portano a conoscenza della Commissione Europea affinchè possa esperire le procedure previste dall’art. 226 del trattato U.E. Si richiede, inoltre, l’adozione dei motivati provvedimenti di diniego/revoca/annullamento/sanzione ai sensi degli artt. 21 quater 21 e quinques della legge n. 241/1990, 150, 160, 169 e 184 del decreto legislativo n. 42/2004, 27 L, 31 L e 32 L del D.P.R. n. 380/2001 e successive modifiche ed integrazioni e della legge regionale n. 23/1985 che si rendessero necessari a salvaguardia dei valori ambientali/paesaggistici. Tanto si porta a conoscenza dell’Autorità Giudiziaria in indirizzo affinché possa valutare se in quanto risultante dagli opportuni accertamenti possano ravvisarsi eventuali estremi penalmente rilevanti, in particolare ai sensi degli artt. 635 e 734 cod. pen., 181 del decreto legislativo n. 42/2004.
p. Gruppo d’Intervento Giuridico
e Amici della Terra
dott. Stefano Deliperi dott. Gian Carlo Fantoni

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